E’ allarme affitti ormai in tutta Italia. In una città, addirittura, un monolocale di 6 metri quadrati costa ben 600 euro al mese.
La situazione degli affitti è ormai del tutto fuori controllo in Italia. Non siamo ancora arrivati ai livelli di Londra dove si gioca all’asta e, spesso, si pagano cifre assurde per un monolocale ma ci stiamo pericolosamente avvicinando. L’emergenza abitativa sta aumentando.
Le cause? Da un lato ben pochi oggi possono permettersi di comprare casa visti i prezzi altissimi degli immobili che, in alcune delle più grandi città, sfiorano i 10.000 euro al metro quadrato. Di conseguenza la domanda di case in affitto ha superato l’offerta e, siccome le leggi del mercato sono spietate, in questi casi i prezzi aumentano.
In seconda battuta, a fare aumentare i canoni degli affitti ha contribuito il boom degli affitti brevi. Grazie agli affitti brevi ai turisti, un proprietario può guadagnare in una sola settimana ciò che con un contratto di affitto normale incasserebbe in un mese se non due. Da qui l’emergenza.
E l’emergenza ha raggiunto livelli tali che in alcune città si arriva a vivere in 27 sotto lo stesso tetto con solo due bagni mentre in altre vengono affittate case non a norma a prezzi folli. In una rinomata città universitaria italiana, una casa di appena 6 metri quadrati è stata affittata per 600 euro al mese.
Da mesi vediamo che in alcune città come Milano e Roma gli studenti fuori sede protestano per i prezzi assurdi delle stanze o dei monolocali che vengono messi in affitto. A Milano, ad esempio, è normale pagare 900 euro al mese per un monolocale di 20 metri quadrati e più di 600 euro per una stanza in una casa in condivisione. Ma c’è di peggio in giro per l’Italia: in una nota città una proprietario ha messo in affitto una “casa” di 6 metri quadrati per 600 euro al mese.
Cosa si può fare in 6 metri quadrati? Ben poco e non sicuramente viverci per anni ma nemmeno per mesi o settimane. Vivere in 6 metri quadrati significa non respirare. Nell’appartamento – se di appartamento si può parlare – c’era posto giusto per un materasso, un fornello per cuocere la pasta, un paio di sedie. Lo spazio più ampio era quello del box doccia.
La notizia – diffusa pochi giorni fa sui social – ha scandalizzato tutti ma questa, purtroppo, è una realtà che in Italia sta prendendo sempre più piede: l’emergenza abitativa è arrivata al punto che molti, per studiare o lavorare fuori sede, sono costretti ad accettare di vivere in spazi al di sotto della legge pagando cifre comunque alte.
Tutto questo è avvenuto a Bologna, città universitaria in cui ogni anno si riversano milioni di studenti provenienti da tutta Italia. E l’annuncio del monolocale da 6 metri quadrati in affitto non proveniva da un privato ma è stato pubblicato da un famoso sito immobiliare. La Fiap – federazione italiana agenti immobiliari professionali -si è subito premurata di prendere le distanze. Infatti un immobile di 6 metri quadrati non è a norma di legge e non può avere l’abitabilità.