Il governo, nonostante l’opposizione dei sindacati, ha approvato una nuova manovra economica che porta sostegno ad alcune categorie
Più di cinque ore di incontro a Palazzo Chigi che di fatto non sono servite a nulla. Il Governo si è incontrato con i sindacati per discutere della Manovra, dopo settimane di grande tensione. Presieduto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha dichiarato al termine: “Abbiamo concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali con l’obiettivo di mantenere i conti in ordine e concentrandoci su una prospettiva di crescita” – dice la premier, che poi aggiunge – “Un cambio di passo rispetto all’approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell’immediato che a gettare le basi per una crescita duratura”.
Parole che, però, ai sindacati non bastano e che inevitabilmente hanno deciso di confermare lo sciopero in programma il 29 novembre.
Cgil e Uil sono le sigle più dure contro la manovra economica, le stesse che spiegano il motivo di voler scioperare a tutti i costi: “Sì, confermiamo lo sciopero perché noi abbiamo illustrato le nostre richieste e il governo ha illustrato le decisioni che ha assunto, anche se il presidente del Consiglio ha dato una disponibilità a discutere della detassazione degli aumenti contrattuali”. Come spiega il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri e confermerà poi quello della Cgil, Maurizio Landini.
In occasione della riunione c’è stata anche la possibilità di scambiarsi doni e frecciatine. I segretari generali di Cgil e Uil hanno donato a Giorgia Meloni un libro e una calcolatrice, stando a quanto è emerso nelle scorse ore. Un regalo al quale la premier ha reagito con ironia, rivolgendosi al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra e chiedendogli e anche lui avesse dei doni.
Pronta la risposta di quest’ultimo che ha replicato dicendo di avere solo: “delle proposte per migliorare la politica di sviluppo di questo Paese” e nessun gadget. La stessa Cisl che, tra l’altro, ha dichiarato di apprezzare sotto alcuni aspetti questa manovra, per quanto andrebbe migliorata sotto altri.
La stessa Meloni ha provato a spiegare l’utilità della manovra economica: “Abbiamo deciso di concentrare le risorse su alcune priorità: il sostegno ai redditi medio-bassi, il sostegno al lavoro, gli incentivi alle famiglie con figli, la riduzione della pressione fiscale, l’aumento delle risorse nella sanità e il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici“.
Con questa legge il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale e se ne possono ampliare i benefici: “ai circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra 35 a 40mila euro annui”. Inoltre, è previsto anche un aumento di spesa per i contratti dei dipendenti pubblici che raggiunge i 19,8 miliardi di euro all’anno, con un impatto complessivo di circa 41 miliardi di euro nel periodo 2025-2033.