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Cronaca

Non cercare queste parole online: la tua sicurezza è a rischio

Attenti a ciò che cercate su Google: i criminali informatici potrebbero rubarvi i dati personali

Una nuova minaccia corre sul web, e questa volta non basta aggiornare antivirus o rafforzare i firewall. La società inglese SOPHOS, specializzata in sicurezza informatica, ha lanciato un avviso preoccupante: i criminali informatici hanno trovato un modo per sfruttare le ricerche su Google e rubare informazioni personali agli utenti più distratti.

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Tutto ruota intorno a una semplice ricerca. Nel suo report pubblicato il 6 novembre 2024, SOPHOS ha rivelato un esempio inquietante: digitare “I gatti del Bengala sono legali in Australia?” nella barra di ricerca di Google potrebbe esporre gli utenti a rischi elevati. Un’innocua domanda per gli amanti degli animali si trasforma così in una trappola insidiosa.

Il problema? I link fraudolenti che compaiono tra i risultati in cima alla pagina. Come spiegato da SOPHOS, “le vittime vengono spesso indotte a fare clic su collegamenti camuffati da marketing legittimo o da normali risultati di ricerca“.

In realtà, questi link nascondono programmi dannosi, come Gootloader, progettati per violare la sicurezza degli utenti e accedere ai loro dati sensibili.

I criminali informatici e l’avvelenamento da SEO

Questa strategia prende il nome di “SEO poisoning” o avvelenamento da SEO. Gli hacker manipolano i motori di ricerca per far apparire siti pericolosi tra i primi risultati, ingannando gli utenti.

Nel caso specifico, la parola chiave “Australia” sembra essere l’elemento che lega l’attacco ai cittadini australiani, ma SOPHOS avverte che il metodo potrebbe estendersi rapidamente ad altre parole chiave, aumentando il raggio d’azione degli hacker.

I criminali informatici e l’avvelenamento da SEO – Abruzzo.cityrumors.it

La prevenzione è l’arma migliore per contrastare queste minacce. Per questo SOPHOS dà una serie di consigli:

  • evitare clic su link sospetti (anche se sembrano legittimi)
  • controllare sempre il dominio del sito prima di procedere con un clic o inserire dati personali
  • mantenere i software di sicurezza aggiornati (inclusi antivirus e firewall)
  • segnalare eventuali anomalie ai fornitori di servizi o alle autorità competenti

Inoltre, è importante ricordare che anche le ricerche più innocue possono nascondere rischi. Gli utenti dovrebbero adottare un approccio più consapevole e critico mentre navigano online, evitando di cadere nella trappola dell’automatismo.

Questa nuova ondata di attacchi dimostra come il panorama delle minacce informatiche sia in continua evoluzione. Gli hacker non si limitano più a sfruttare vulnerabilità tecniche nei sistemi, ma puntano a manipolare il comportamento umano, sfruttando la disattenzione e la fiducia degli utenti.