Nereto. Un busto dedicato al carabinieri Raffaele Porrani, dinanzi alla stazione dei carabinieri. La cerimonia si svelamento si è tenuta questa mattina, promossa dall’amministrazione comunale di Nereto.
Tre i momenti dedicati al ricordo del carabiniere. Il primo nell’aula magna dell’Istituto superiore Peano-Rosa, con la presenza del sindaco, Daniele Laurenzi, del prefetto Fabrizio Stelo, del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Pasquale Saccone e delle dirigente scolastica Nadia Di Gaspare, alla presenza degli studenti.
Nella circostanza il colonnello Saccone ha evidenziato le gesta del carabiniere Raffaele Porrani, dando lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria che gli venne conferita con D.P.R. 15 febbraio 1949: “Addetto ad una colonna mobile impegnata in azioni di controguerriglia, prendeva parte a numerosi combattimenti dimostrando eccezionale coraggio e sereno sprezzo di ogni rischio. Attaccata la colonna da preponderanti forze durante furioso combattimento protrattosi per 24 ore, fante fra i fanti, fu esempio delle più elette virtù militari. Ferito da arma da fuoco rifiutò ogni soccorso e continuò a combattere. Esaurite le munizioni si difese a colpi di bomba e all’arma bianca. Catturati i resti della colonna duramente provata, per quanto consigliato di togliersi gli alamari dei carabinieri per evitare sicura rappresaglia, volle conservarli e non esitò a dichiarare la sua appartenenza all’Arma. Condannato a morte insieme al comandante della colonna, dimostrò irremovibile fierezza e indomito coraggio, rifiutando ogni compromesso alle leggi dell’onore militare e alla completa dedizione alla Patria, alla quale sacrificò, nell’aureola del martirio, la giovane nobile vita”.
La cerimonia è poi proseguita con la deposizione una corona di alloro al monumento dedicato ai Caduti di Nassirya, nell’omonima piazza, per poi concludersi con lo svelamento del busto effettuato dai nipoti del militare, Angelo e Francesca Porrani.
Alla cerimonia ha preso parte anche l’autore dell’opera, il maestro Francesco Perilli, pittore/scultore neretese, aderente alla corrente artistica Neutral-ism o Arte Neutralista, le cui opere sono esposte in molti paesi: dall’Italia alla Bosnia, alla Cina, all’Australia, al Sudafrica, al Canada, agli USA.