Il caso di Chiara Petrolini ha fatto molto discutere in Italia. Nelle ultime ore è stata fatta una scoperta simile che ha sconvolto l’intera comunità
Chiara Petrolini è la ragazza che in provincia di Parma nei mesi scorsi ha seppellito due neonati in giardino subito dopo essere nati. Una vicenda che ha sconvolto l’intera Italia e fatto anche il giro del mondo tramite il web. Ora a distanza di qualche settimana spunta un caso che in certi versi ripercorre quanto successo a Traversetolo.
Non si tratta di un percorso identico per diversi motivi, ma ci sono sicuramente delle somiglianze su quanto successo. La scoperta dell’accaduto è stata molto diversa. Chiara è finita in manette dopo una indagine condotta dagli inquirenti. In questo caso, invece, la vicenda è avvenuta alla luce solo grazie ad un video di TikTok. E la protagonista non si sarebbe mai aspettata di riuscire a risolvere un mistero che durava da quasi trent’anni e la vedeva coinvolta in modo indiretto.
Da Traversetolo a Newberry, in Michigan, ci sono chilometri di distanza, ma le due città in queste ultime ore sono state unite da due casi agghiaccianti: ovvero quello dei neonati sepolti in un giardino. Se il caso di Chiara Petrolini è recente, quanto avvenuto negli Stati Uniti risale a diverso tempo fa. Era, infatti, il 1997 quando le autorità locali trovavano il corpo di un bambino appena nato presso il Garnet Lake Campground. Quasi trent’anni di indagini senza una soluzione fino ad oggi quando un semplice video su TikTok ha portato alla verità.
Una ragazza di 23 anni ha ordinato un test del DNA dopo averlo visto da una amica. Il risultato è stato pubblicato su TikTok e la polizia a sorpresa ha scoperto una corrispondenza tra quello e il neonato morto. Alla fine le indagini hanno portato al coinvolgimento della nonna della giovane. Sarebbe stata lei ad abbandonare il bambino nel parco subito dopo la nascita. Stando alla versione della donna, il piccolo era morto durante il parto, avvenuto in casa, e da qui la scelta di portarlo in quel posto.
Una vicenda rimasta nascosta per tanto tempo anche per i rapporti della mamma della 23enne con il genitore non erano ottimi. Un semplice gioco, quindi, ha permesso di risolvere il caso nominato Baby Garnet dalla polizia a quasi trent’anni di distanza. A Newberry sono sconvolti per quanto successo visto che nessuno si aspettava una soluzione simile.