Il decesso del Pontefice riapre la discussione sul successore. Sono tre i grandi favoriti, ma si attende l’inizio del conclave al Vaticano
Papa Francesco non c’è più. Una notizia che ha rappresentato un fulmine a ciel sereno per tutto il mondo. Le sue condizioni stavano piano piano migliorando e questo faceva presagire addirittura ad un ritorno ad una sorta di normalità nelle settimane che dovevano venire. Ma questa mattina il triste annuncio arrivato dalla Santa Sede. Bergoglio si è spento alle 7:35. Una morte che lascia un vuoto incolmabile nella Chiesa.
La morte del Pontefice apre naturalmente un’altra questione molto importante: chi prenderà il suo posto? Il totonomi era iniziato sin dal suo ricovero al Gemelli anche se, come succede molto spesso in questi casi, dal Vaticano non trapela assolutamente nulla. Si preferisce mantenere il massimo riserbo e si attende l’inizio del conclave per avere un quadro più chiaro. Al momento ci sono due o tre grandi favoriti anche se siamo sempre nel campo delle ipotesi. Alla Santa Sede sono iniziati i lavori per nominare il nuovo Papa e nelle prossime settimane si capirà chi sarà il successore di Bergoglio.
Chi sarà il nuovo Papa?
Al momento si è nel campo delle indiscrezioni, ma per molti il nuovo Papa sarà italiano (manca dal 1978) oppure proveniente dall’Asia o dall’Africa, due continenti che in tempi recentissimi non hanno avuto un proprio rappresentante alla guida della Chiesa. Naturalmente non sono escluse sorprese.
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Ritornando ai grandi favoriti, nelle scorse settimane si è parlato molto di Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano e molto vicino a Papa Francesco. Il suo nome potrebbe essere quello giusto per continuare il lavoro di Bergoglio. In corsa sembrerebbe esserci anche Zuppi, presidente della CEI e inviato speciale del Santo Padre per la guerra in Ucraina. Rimanendo in Italia il cardinale Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, è uno di quei profili fatti per la successione.
Ma, come spiegato in precedenza, si è parlato tanto anche di un Pontefice africano o asiatico. Il nome più forte è quello del filippino Tagle, ma si è fatto anche quello di Besungu, arcivescovo di Kinshaha. Poi le sorprese sono sempre possibili e non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro più chiaro.
