E’ finalmente arrivata la sospirata svolta nella crisi tra Israele e Hamas, le parti hanno raggiunto un accordo per una tregua che porterà anche la liberazione degli ostaggi
La notizia della svolta è stata data alle agenzie di stampa da due funzionari coinvolti nei colloqui, Hamas avrebbe dato parere favorevole alla bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi. La proposta di tregua era stata per prima approvata da Israele e poi si attendeva la risposta di Hamas, giunta puntualmente in queste ultime ore.
Dopo 15 mesi di battaglie, 456 giorni di combattimenti, la guerra in Medioriente tra Israele e Hamas, che coinvolge anche Libano, Siria e Iran, giunge forse al momento decisivo. Una guerra comunque infinita, ma che il 7 ottobre 2023 aveva avuto uno scossone diverso con il sorprendente attacco di Hamas direttamente all’interno dei confini di Israele che aveva portato a centinaia di morti, ma soprattutto a oltre 250 prigionieri. Un fatto mai accaduto prima che aveva provocato la risposta ferma di Netanyahu.
Ecco la svolta
La notizia era nell’aria da giorni, ma visti i contendenti in gioco, nessuno osava sbilanciarsi più di tanto. Dopo oltre 15 mesi da quell’efferato attacco all’interno dei confini di Israele, Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi. A dare la notizia della svolta sono stati due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall’Associated Press e ripresi da tutti i media israeliani.
Secondo la bozza dell’accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, lo stato ebraico rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldate in ostaggio a Gaza. La negoziazione portata avanti da Qatar e Egitto, con la supervisione ovviamente degli Stati Uniti, non è stata facile, una proposta di accordo era stata già rifiutata più volte da Hamas, una prima volta a maggio scorso, un’altra a luglio e senza neanche sedersi al tavolo delle trattative.
I termini dell’accordo
Questa volta invece la diplomazia ha avuto la meglio e l’accordo sembra essere stato finalmente trovato. Una proposta di tregua articolata su più fasi, sempre però basata sullo scambio dei prigionieri. Innanzitutto la tregua sarebbe di 42 giorni, nella prima sarebbero 33 gli ostaggi rilasciati e tra questi ci sarebbero donne, bambini, uomini con più di 50 anni oltre ai feriti o ai malati. Ricordiamo che restano ancora 94 prigionieri a Gaza, dei 251 rapiti, 34 dei quali già morti, nel famigerato attacco del 7 ottobre.
Contemporaneamente Israele rilascerebbe centinaia di donne e bambini palestinesi detenuti. L’accordo prevede poi il rilascio di 5 soldatesse israeliane con Tel Aviv che in cambio libererà 50 prigionieri palestinesi, fra cui 30 condannati all’ergastolo. La seconda fase si avvierebbe con la fine del conflitto e porterebbe il rilascio immediato di tutti gli ostaggi restanti, quindi le persone in età militare. Verrebbero restituiti i resti di quanti hanno perso la vita, inoltre nell’accordo dovrebbe essere possibile il ritorno dei residenti nella parte Nord di Gaza.