Macerata, spari sugli stranieri dall’auto in corsa

Una serie di sparatorie hanno seminato il panico a Macerata facendo almeno 6 persone, tutti stranieri.

 

 

I colpi di pistola sono partiti da un’Alfa Romeo 147 nera che si è spostata per le vie della città, terrorizzando la città. Una persona è stata ferita in via Cairoli, l’altra in via Spalato. Spari anche in via dei Velini, zone toccate dalle indagini per il caso di Pamela Mastropietro.

 

Il presunto responsabile delle sparatorie è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento, gettando via alcuni indumenti, poi è stato preso.

La pistola l’aveva lasciata in macchina.  Inizialmente si era parlato di due persone dalla pelle chiara a bordo dell’Alfa. (foto Ansa)

 

Il responsabile delle sparatorie segnalate oggi a Macerata è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. E’ un italiano, Luca Traini, ed ha ammesso il fatto.

Alla vista degli agenti ha fatto il saluto fascista, poi è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento, gettando via alcuni indumenti mettendosi sulle spalle una bandiera tricolore, poi è stato preso. La pistola l’aveva lasciata in macchina.

Si è saputo intanto che tra i feriti ci sono due persone di colore e che l’auto, dopo il raid in città, si stava dirigendo verso la zona in cui è stato trovato il corpo smembrato di Pamela Mastropietro, chiuso in due trolley.

Nei giorni scorsi sulla pagina facebook di Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, erano stati molti i post di odio contro gli immigrati e le persone di colore, alcuni dei quali invocavano la pena di morte.

 

Luca Traini, l’uomo che a Macerata ha ammesso di aver sparato contro alcuni stranieri prima di essere fermato dalla polizia, era stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia, nelle Marche, con la Lega Nord. In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra.

Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il “controllo degli extracomunitari”.

“Chiunque spari è un delinquente”, ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini.  “Non vedo l’ora di andare al governo per riportare sicurezza in tutta Italia, giustizia sociale, serenità. Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”, afferma Salvini, al Centro Congressi Unaway di San Lazzaro, a chi gli chiedeva cosa ne pensasse del raid a Macerata.  Aggiungendo, comunque, che un’immigrazione “incontrollata” porta allo scontro.

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