L’Aquila, truffa telefonica ai danni di un monastero: rubati migliaia di euro

Un monastero di suore in provincia dell’Aquila è stato vittima dell’ennesima truffa telefonica da migliaia di euro

Le truffe telefoniche sono in continuo sviluppo e sono uno dei temi più preoccupanti per le forze dell’ordine alle prese con questi malintenzionati che tentano di trarre in inganno le vittime dall’altra parte della cornetta. Negli ultimi anni queste hanno dimostrato di saper superare ogni limite, al punto da riuscire ad arrivare anche dove prima sembrava impensabile.

Monastero
L’Aquila, truffa telefonica ai danni di un monastero: rubati migliaia di euro – Abruzzo.cityrumors.it

Motivo per cui la tendenza è quella di spingere i cittadini a diffidare da ogni genere di richiesta economica. Carabinieri, polizia, banche, enti pubblici e assicurazioni, d’altronde, non chiedono mai di eseguire operazioni di bonifico in favore di altri conti e questo dovrebbe bastare per impedire o, almeno rallentare, l’esito positivo di questi tentativi illegali.

Eppure non sempre è così. L’ultimo clamoroso esempio viene da Tagliacozzo, comune in provincia dell’Aquila, in Abruzzo. Qui la madre Badessa di un monastero abruzzese è stata vittima di una truffa telefonica operata da una fantomatica dipendente comunale che è riuscita a strapparle migliaia di euro con un inganno ben ingegnato.

In particolar modo, questa truffatrice ha descritto accuratamente alla madre Badessa alcune operazioni amministrative che facevano riferimento a un contributo finanziario che era stato devoluto dalla Regione per alcuni lavori di manutenzione del tetto del monastero.

Il versamento di denaro e la denuncia

La malintenzionata le ha annunciato che i soldi erano stati bonificati sul loro conto, sottolineando un errore che era stato commesso al momento dell’emissione del denaro. Questa, infatti, ha sottolineato che quando è stato effettuato il bonifico invece dei canonici 30.000 euro, ne erano stati accreditati 32.700 per sbaglio.

Suora
Il versamento di denaro e la denuncia – Abruzzo.cityrumors.it

Motivo per cui ha chiesto alla madre Badessa di versare la differenza di 2.700 euro, tramite post-pay, su un altro conto postale. Per dare maggiore credibilità alla storia, le ha poi passato al telefono anche con un falso direttore di banca, prima di chiederle poi di portare poi la ricevuta dell’avvenuta transazione in comune.

Quando la madre Badessa si è recata alla sede del Comune di Tagliacozzo, per presentare la ricevuta la segretaria comunale del posto è rimasta confusa da quando confessatole. Il documento, infatti, non risultava richiesto e atteso dall’Ente, Motivo per cui l’ipotesi dell’ennesima truffa telefonica ha immediatamente preso piede.

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I Carabinieri sono stati immediatamente avvisati e hanno dato via a delle indagini per cercare di risalire ai malviventi e recuperare la somma di denaro da 2.700 euro che era stata versata dal monastero. Purtroppo, però, proprio a causa della immediatezza operativa della modalità post-pay, non si è potuto fare niente per poter recuperare la somma.

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