Sono stati rinvenuti dei fossili di dinosauro in un territorio dove si pensava non fossero mai esistiti: ora si tenta di scoprire la specie
La ricerca archeologica continua a fare passi da giganti. Lo scorso marzo anche in zone dove non si pensava vi fosse mai stata la presenza di dinosauri, sono emersi i primi resti fossili che aprono un nuovo capitolo di un’era destinata a scoprire e sorprendere in continuazione.
La zona a cui facciamo riferimento è quella di Port Island, sito di particolare interesse scientifico dal 1979, che è individuabile in un’isola rocciosa inabitabile a nord-est della città di Hong Kong. Qui sarebbero stati rinvenuti alcuni mesi fa dei fossili di una specie di dinosauro che necessita ancora di qualche analisi.
A tal proposito il governo ha fatto sapere ai media locali che: “Saranno necessari ulteriori studi per confermare la specie del dinosauro”. Nel frattempo, a partire dalla giornata di domani questi verranno esposti all’Heritage Discovery Centre. Stando a quanto garantiscono gli esperti, si tratterebbe di una scoperta dall’importanza enorme.
Hong Kong è sempre stata vista, infatti, come una città geologicamente complicata da comprendere. La sua storia, i suoi modelli meteorologici sono sempre stati in continua evoluzione, complicando così le analisi e gli eventuali ritrovamenti. Motivo per cui quanto emerso a marzo è un patrimonio da apprezzare, custodire e soprattutto analizzare con particolare attenzione.
Michael Pittman, assistente professore presso l’Università cinese di Hong Kong, ha detto ai microfoni della CNN: “L’unico modo per trovare fossili di dinosauro è sperare che ci sia un pezzo visibile sulla superficie”. Questo ha poi rivelato e sottolineato la fortuna che hanno avuto i ricercatori nel trovare in tempo quei resti fossili.
Se, infatti, il tutto fosse avvenuto con qualche anno di ritardo, il rischio di ritrovarli erosi e quindi in pezzi irriconoscibili e non riconducibili a dinosauri. Fino a oggi, d’altronde, gli unici ritrovamenti che fanno riferimento a quel periodo sono piante e pesci, di ben minore importanza rispetto agli ultimi.
Per il momento, onde scongiurare problemi che possano eventualmente danneggiare gli scavi, l’isola resta chiusa ai visitatori. Non è stato ancora reso noto, probabilmente perché impossibile da stimare, il tempo che durerà questa momentanea sospensione degli accessi al territorio.
Pitman, infatti, spiega – sempre ai microfoni della CNN – che: “Se dovesse essere trovato l’intero scheletro di un grande dinosauro o anche di più di uno, i ricercatori sarebbero costretti a proseguire anche per la prossima estate, se non anche oltre“. Attualmente, infatti, i resti sono minimi, nulla di esageratamente grande, ma sufficienti per testimoniare l’esistenza di dinosauri sul territorio.