Nella sostanza sono stati accolti solo due emendamenti: rimozione a fine stagione degli impianti mobili e no alle recinzioni e recupero del 30% per le spiagge libere in caso di sub-ingresso nelle concessioni esistenti.
“A tal proposito poniamo però un quesito: coloro che negli anni passati hanno gestito i tanti sub-ingressi nelle concessioni Venere e Caprice perché non hanno recuperato il 30% di arenile da destinare a spiagge libere in modo da averne anche nel tratto centrale?”, si legge in una nota.
“I nostri emendamenti avevano lo scopo di tutelare sotto il profilo ambientale e paesaggistico una delle porzioni più belle e delicate del nostro territorio e di promuovere un’economia florida e duratura con scelte a favore del Turismo sostenibile, l’unico in grado di essere competitivo oggi e nel futuro.
La maggioranza invece ha, con ostinazione, scelto di imporre alla città un modello arretrato, perdente, rapace e poco sostenibile.
La nostra battaglia continua con le osservazioni che presenteremo nelle prossime settimane”.