Dopo mesi di discussioni e modifiche al nuovo testo, oggi entra in vigore il nuovo Codice della strada fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini
Dopo l’approvazione di Camera e Senato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le nuove regole diventano legge ed entrano in vigore. Stretta per chi guida con il cellulare o viene trovato ubriaco e drogato al volante e per chi abbandona gli animali in strada. Finalmente regolamentati anche monopattini con l’introduzione dell’obbligo di targa, casco e assicurazione. Sale poi la cilindrata delle auto che potranno guidare i neopatentati, ma il limite durerà tre anni. Importanti modifiche anche in caso di multa all’autovelox.
Fu introdotto per la prima volta in Italia il 1 gennaio del 1993 e oggi, a 30 anni di distanza, subisce un primo significativo aggiornamento. Il Codice della strada infatti è un insieme di norme emanate che disciplina e regola la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Si compone di 240 articoli e contiene anche norme relative alla disciplina delle assicurazioni per auto nel nostro Paese.
Finalmente entra in vigore
Da oggi mettersi al volante richiede ancora più attenzione. Entrano infatti definitivamente in vigore le modifiche approvate al testo che regolamenta il Nuovo Codice della strada, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, fin dal suo insediamento. In particolare inizierà una nuova stagione di attenzione e pesanti conseguenze per chi fa uso di alcol e stupefacenti, ma anche per chi usa il telefonino mentre guida, abbandona un animale in strada o supera i limiti di velocità anche all’interno delle città. In più cambieranno le norme che regolano i primi anni alla guida dei neopatentati e quelle sull’utilizzo dei monopattini che oramai circolano senza regole e sprezzanti di qualsiasi pericolo tra le macchine in tutte le strade delle città italiane.
Da oggi quindi tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza. Infatti se si viene trovati al volante con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, si ha una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico supera gli 1,5 grammi per litro, allora si incorre con quello che viene chiamato l’arresto della patente, da uno a due anni di sospensione oltre alla sanzione pecuniaria. Si aggravano anche le sanzioni se “beccati” sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Basterà infatti la positività al test per far scattare il ritiro immediato della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni. Non sarà neanche più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica.
Durissima sanzione per l’uso dello smartphone
Altro punto cardine della riforma, visto l’utilizzo oramai fuori controllo che se ne fa alla guida, è quello sull’utilizzo del cellulare al volante. Le strette sulle possibili distrazioni diventano infatti molto pesanti. Chi utilizza il dispositivo senza vivavoce rischia multe da 250 a a 1.000 euro, che salgono da 350 a 1.400 euro in caso di recidiva. Ma soprattutto è previsto un vero e proprio arresto della patente da 15 giorni fino a due mesi e una multa di oltre 1.600 euro per chi guida usando il cellulare. In caso di recidiva la sanzione sale sopra i 2.500 euro e il ritiro della patente potrà arrivare fino a tre mesi a cui si aggiunge la decurtazione dei punti (fino a 10). Cambiano anche le regole per le violazioni dei limiti di velocità in città, soprattutto se recidivi. La sanzione minima normalmente è di 173 euro per chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti, perchè altrimenti tutto si aggrava e passa a 220 euro con sospensione della patente per 30 giorni.
La riforma interviene anche sulle limitazioni per i neopatentati, estendendo il periodo di restrizioni da uno a tre anni. Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B non sarà possibile guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t. Per le autovetture (categoria M1) sarà applicato un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW. Finalmente arriva anche una regolamentazione sull’utilizzo dei monopattini. Innanzitutto dovranno essere dotati di indicatori luminosi di direzione e frenata, ma soprattutto di targa e assicurazione, con i conducenti che avranno l’obbligo del casco. Il monopattino potrà circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h, dunque non su ciclabili o aree pedonali.