In merito all’appalto del servizio ristorazione nei quattro ospedali e nelle Rsa, la Asl di Teramo sta vagliando una serie di soluzioni per tutelare lavoratori e pazienti.
“Nel corso di questi anni ci siamo costantemente adoperati nel rispettare la tempistica prevista per la liquidazione delle somme dovute per il servizio reso, provvedendo, in svariate circostanze, addirittura, ad effettuare pagamenti in anticipo rispetto a quanto previsto, in modo da garantire alla ditta la liquidità necessaria per provvedere al pagamento degli stipendi al personale impiegato nell’appalto. Basti pensare, che in questi giorni stiamo provvedendo alla liquidazione delle fatture riferite al mese di novembre”, afferma il direttore generale Maurizio Di Giosia.
Nell’appalto in questione sono impiegati 71 lavoratori che provvedono alla somministrazione di quasi 2100 pasti al giorno (corrispondenti a 700 giornate alimentari).
“Stiamo in queste ore cercando soluzioni alternative, operando per dare tranquillità ad operatori e pazienti – aggiunge il direttore generale – Come Asl viviamo una situazione paradossale: la Regione ci trasferisce regolarmente i fondi, noi paghiamo altrettanto regolarmente i fornitori, fra cui appunto la Pap, e ora è a rischio il corretto e puntuale svolgimento di un servizio basilare per l’assistenza nelle nostre strutture. L’amara considerazione è che, sotto un diverso aspetto, siamo anche noi parte lesa in questa spiacevole vicenda”.
Riguardo a un altro rapporto contrattuale, che in questo caso riguarda la gestione in concessione del bar dell’ospedale di Teramo alla medesima ditta, la Asl, vantando “una forte posizione creditoria, è impossibilitata a porre in essere azioni volte a favorire la puntuale corresponsione degli stipendi ai dipendenti Pap impiegati nel servizio. Anche in questo caso, la Asl sta valutando ogni possibile iniziativa volta a garantire i propri interessi e tutelare lavoratori e utenti”.
Dopo la revoca del servizio, anche il Comune di Teramo è intervenuto sull’argomento. Per il sindaco D’Alberto: “Il Comune conferma, al di là delle dirette responsabilità, l’attenzione per una attività che i sindacati stanno portando avanti, in primis a sostegno dei lavoratori ma anche consequenzialmente per garantire la qualità dei servizi e della tenuta complessiva di presidi sanitari e sociosanitari fondamentali per il nostro territorio. Chi ha il dovere di assumere decisioni risolutive lo faccia, senza ulteriori indugi”.
“Ricordiamo che a oggi i dipendenti della Pap impegnati nelle case di riposo vantano otto mesi di arretrati e che anche quelli impegnati negli ospedali e nelle mense scolastiche sono in ritardo di mesi – sottolinea l’sssessore De Sanctis – una situazione insostenibile, a fronte della quale, ieri, insieme al consigliere regionale Dino Pepe, abbiamo avuto un incontro con il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e il presidente della Asp 1 Roberto Canzio, che si sono impegnati a trovare una rapida soluzione”.