Lo fa sapere l’assessore regionale Dino Pepe, secondo cui la pronuncia dei giudici amministrativi “fa emergere con chiarezza il corretto operato dell’amministrazione regionale e che finalmente – continua l’assessore – dopo tante parole spese con estrema leggerezza, restituisce giustizia facendo emergere il nostro corretto operato.
In particolare è stata condivisa dai giudici di secondo grado la tesi sostenuta dalla Regione, secondo cui il Tar ha errato non riconducendo la proroga del termine ai poteri spettanti al Direttore del Dipartimento, in qualità di autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale.
I giudici della terza Sezione del Consiglio di Stato hanno inoltre espressamente condiviso l’esigenza, argomentata dalla Regione, di non impedire l’erogazione dei finanziamenti e l’attuazione degli interventi localizzati nei territori colpiti dal sisma e dalle eccezionali nevicate del 2016/2017, per non rischiare di perdere i finanziamenti comunitari connessi al Psr. Una grande soddisfazione – conclude l’assessore – per chi si è battuto in tutti questi anni per la tutela e la valorizzazione degli interessi della collettività abruzzese e teramana.
In questo senso devo ringraziare la competenza e la professionalità dell’Avvocatura regionale e del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale”.