Anche Casartigiani Abruzzo denuncia la situazione paradossale che si sta protraendo sulla A14 e sulle strade provinciali coinvolte dalla deviazione del traffico pesante, a seguito del blocco sul Viadotto Cerrano.
Tolleriamo, inermi, code interminabili in autostrada, causate da lavori in corso e restringimenti di carreggiata oramai “permanenti”. Come se non bastassero i disagi e i tempi di percorrenza imprevedibili, il pedaggio autostradale in Abruzzo resta tra i più costosi sul territorio nazionale. Spostandoci sulle strade statali la situazione traffico è a dir poco allo stremo: auto private, mezzi pubblici di trasporto in coda insieme ai Tir rallentati e a loro volta, rallentano il traffico ordinario. Il comparto dell’autotrasporto, messo già in ginocchio dalla crisi, è il settore più colpito da questa vicenda: i tempi di percorrenza costituiscono l’incognita, la variabile “x” della tratta sulle strade statali che mal si concilia con le disposizioni ben definite che disciplinano il transito dei mezzi pesanti, come l’esame del tachimetro. Il trasportatore, pur avendo accettato con responsabilità la difficile situazione, subisce ogni giorno un grave peggioramento delle proprie condizioni di lavoro divenute ormai sfibranti.
Le preoccupazioni di Casartigiani Abruzzo – si legge da una nota sottoscritta dai Coordinatori Regionali Dario Buccella e Flaviano Montebello – vanno poi alle economie locali e regionali che, già messe a dura prova dal terremoto, rischiano di essere ulteriormente “emarginate” a causa dei difficili collegamenti con il resto del territorio nazionale. Chissà quali riduzioni delle commesse, quali costi aggiuntivi a carico delle imprese per un settore dove l’affidabilità e la celerità delle consegne è alla base di ogni accordo commerciale. Se l’emorragia non verrà bloccata, il bilancio dei danni sarà pesantissimo per il turismo abruzzese, già appannato dagli eventi sismici. La flessione delle prenotazioni subite negli anni scorsi rischia di aggravarsi se politiche più efficaci non consentiranno di raggiungere l’Abruzzo e di transitarvi in modo più agevole con l’obiettivo di spianare la strada all’imprenditoria turistica invece che di ostacolarla. Il disagio già saggiato nel periodo natalizio, ha iniziato a provocare infatti disdette delle prenotazioni e probabilmente causerà ancora mancati guadagni in occasione di festività, eventi, shopping, ecc..
Pagano infine gli abitanti delle zone colpite dalle deviazioni in termini di sicurezza in quanto né le carreggiate né la segnaletica presente sono state progettate per il transito di mezzi pesanti. Sempre i cittadini pagano in termini di salubrità dell’aria: non sono necessari strumenti tecnologici per constatare quanto le condizioni ambientali siano peggiorate e dannose per la salute di chi abita o transita lungo le strade coinvolte. Casartigiani Abruzzo ritiene che la situazione appena descritta abbia raggiunto un livello tale da poter essere definita un’ “emergenza nazionale”: è impensabile affermare che la sola Regione coinvolta sia quella abruzzese; di fatto, è il collegamento Nord-Sud dell’intero Paese ad essere compromesso.