Teramo. Incontro con dirigenti, rappresentanti di Istituto e studenti: questa mattina la Provincia di Teramo ha voluto riunire le principali componenti del mondo della scuola per rendere conto del lavoro svolto durante l’estate, della programmazione degli investimenti di lungo termine di quelli a medio termine (manutenzioni straordinarie oltre 11 milioni di euro) che dovevano essere realizzate nei mesi estivi ma sono ancora fermi a causa della decisione del Governo di trasferire tutte le procedure nel grande contenitore del PNRR ritardandone di mesi la realizzazione. Un caso, quest’ultimo sollevato anche dall’Upi perché naturalmente ha riguardato tutte le Province italiane. A fianco del Presidente e del consigliere Enio Pavone il dirigente Francesco Ranieri e la responsabile dell’edilizia scolastica Mariella Gabriele.
La situazione a Giulianova
La riunione di questa mattina è servita anche ad annunciare come sono state affrontate e risolte le tre criticità contingenti. “Curie” di Giulianova e la contestata succursale di Colleranesco che ospita nove aule. “Al bando per la manifestazione di interesse, nonostante la collaborazione dell’amministrazione comunale – ha spiegato il consigliere delegato Enio Pavone – non ha risposto nessuno. Fuori bando però ha risposto una società privata che sta gestendo aspetti logistici e immobiliari della struttura che si trova proprio di fronte al “Curie” di proprietà dei monaci benedettini. Nello stabile sono reperibili le aule che servono al Liceo e con alcuni interventi che la Provincia, valutati gli aspetti amministrativi, è disponibile a finanziare. Considerato che l’offerta è arrivata solo qualche giorno fa e tenuto conto dei lavori di adeguamento, dopo le vacanze di Natale gli studenti del Curie oggi allocati a Colleranesco, avranno una nuova sede adeguata alle esigenze, proprio di fronte alla sede principale”. Da sottolineare che la Provincia ha anche ottenuto il finanziamento (Fondo complementare sisma 2016) di 2 milioni e 500 mila euro per la realizzazione di una nuova ala e uno di oltre 12 milioni di euro per l’adeguamento dello stabile esistente.
A Teramo, con i lavori svolti durante l’estate è stato superato il problema delle aule per il “Marino” che saranno sono state ricavate dentro l’adiacente Liceo scientifico “Einstein” risolvendo anche il problema della carenza di aule al “Milli” di via Carducci che fino ad oggi ha ospitato una parte degli studenti del “Marino”. Sono in corso interlocuzioni con la Regione per utilizzare la palestra del “Mazzini” una struttura che darebbe una risposta soprattutto agli studenti del “Delfico” che non hanno uno spazio dedicato all’attività fisica.
Ad Atri, grazie alla collaborazione del Comune e ad un accordo con la Curia, la Provincia investe 360 mila euro di risorse proprie per sistemare l’ex seminario della Curia, un palazzo storico dalle qualità architettonica pregevoli, che sarà destinato all’Istituto “Illuminati” mentre durante l’estate sono stati portati a termine gli interventi su Palazzo Cicada che ospiterà una parte degli studenti dello “Zoli”. “In questo caso – ha sottolineato il presidente Diego Di Bonaventura – il nostro intervento ha un valore aggiunto, quello di contribuire a restituire ad una comunità la fruibilità di luoghi dal grande valore storico e architettonico”.
A Roseto, come ha ribadito il consigliere delegato Enio Pavone è arrivato il momento di fare delle scelte per realizzazione di una nuova scuola per il “Saffo”: “Abbiamo la possibilità di partecipare al bando per la progettazione della nuova scuola ma dobbiamo avere la disponibilità di un’area che ha le caratteristiche urbanistiche richieste. Il luogo che possiede questi requisiti è l’area adiacente il “Moretti”, apriremo un confronto ma questa volta bisogna arrivare ad una sintesi”.
Durante l’estate, per dare risposte a queste esigenze contingenti l’ente ha speso 1 milione e 129 mila euro.
Infine ma non da ultimo è stato illustrato il Piano delle opere pubbliche: una programmazione a medio e lungo termine che interesserà tutto il patrimonio scolastico dell’ente. La Provincia ha ottenuto (fondo complementare sisma 2016 USR) circa 130 milioni di euro per adeguare e migliorare (soprattutto da un punto di vista sismico ed energetico) il proprio patrimonio scolastico. Circa 12 milioni di euro, invece, sono i fondi confluiti nelle procedure PNNR del Governo Centrale. Si tratta di manutenzioni straordinarie che, prevedibilmente, potranno essere realizzati nel nuovo anno per i problemi cui si accennava all’inizio della nota. “Abbiamo avuto coraggio – ha chiosato il presidente Diego Di Bonaventura – trasformando i problemi in una opportunità. Abbiamo radicalmente cambiato l’approccio del servizio con un modello organizzativo diverso rispetto al passato. Oggi, le scuole, possono contare sul dialogo e attraverso lo strumento degli Accordi Quadro con le imprese, anche su interventi tempestivi. Naturalmente c’è ancora da migliorare, lo faremo quando arriverà il nuovo personale che stiamo reclutando con i concorsi. Ma lascio (il Presidente è in scadenza di mandato) un Ente che certamente può affrontare con maggiore serenità il futuro e che è riuscito a dare risposte importanti ad un settore, quello della scuola, che più di altri almeno rispetto ai settori di nostra competenza, ha avuto contraccolpi duri in seguito ai terremoti e più di recente alla pandemia”. Pur non avendo nell’immediato un problema di spazi la Provincia dovrà comunque reperire un edificio jolly che servirà quando per gli adeguamenti sismici o la realizzazione di nuove scuole, come il Liceo Artistico a Teramo, bisognerà delocalizzare gli studenti.
Un ultimo pensiero il Presidente lo ha dedicato agli studenti, questa mattina rappresentati dalla Consulta degli studenti con l’augurio per l’avvio del nuovo anno scolastico.