Ieri pomeriggio sono arrivati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale “Caporale” i risultati di alcuni dei sequenziamenti richiesti, che hanno evidenziato altri 10 casi accertati di variante Delta. Questi casi derivano da quattro focolai in diversi punti della provincia. “Siamo in attesa di altri sequenziamenti, ormai possiamo dire che la variante Delta circola in provincia.
Insistiamo nel consigliare prudenza nei comportamenti, considerato che il contagio dal soggetto positivo alla variante Delta avviene con contatti anche brevi”, afferma il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, “Torno poi a raccomandare di vaccinarsi, concludendo il ciclo con la seconda dose. Un invito rivolto ai giovani, visto che buona parte dei contagiati con la variante indiana sono tali, ma anche agli adulti, dato che gli stessi giovani portano facilmente il virus in famiglia”.
“L’Ucat di Teramo”, aggiunge Giandomenico Pinto, direttore dell’Ucat, “già da tempo e tempestivamente ha effettuato circa 1.500 tamponi nell’ambito di questi cluster, tracciando tutti i soggetti risultati positivi con i relativi contatti, isolandoli a domicilio. E tutti i positivi vengono sottoposti a sequenziamento per la ricerca delle varianti”.