E’ in servizio da alcuni giorni, presso il Comune di Valle Castellana, il pulmino acquistato grazie al finanziamento, pari a 35 mila euro, per la “concessione di contributi a iniziative proposte da enti territoriali, associazioni no profit e imprese per il miglioramento dei servizi destinati alla popolazione residente, il rilancio dell’attività economica e il consolidamento dell’occupazione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016”, sezione QIP (Quick Impact Project), promosso dal “Comitato Sisma del Centro Italia”, costituito da Confindustria e dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil.
Il mezzo, debitamente attrezzato con ogni comfort e con la pedana per permettere l’accesso facilitato a disabili ed anziani, è stato messo al servizio della collettività e, in particolare, verrà utilizzato per il trasporto degli studenti, dei ragazzi, degli anziani, dei disabili e per la colonia marina dei più piccoli.
“Non ci sono parole per esprimere quanto questo mezzo sia importante per Valle Castellana e per la sua gente e infatti è stato immediatamente messo su strada al servizio del territorio per accompagnare i nostri ragazzi e le persone anziane e con disabilità nei piccoli e grandi spostamenti quotidiani – sottolinea, soddisfatto, il Sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, a nome della sua Amministrazione – Per noi la vittoria di questo finanziamento è stato veramente un piccolo, ma significativo segnale di rinascita e di ripresa. Per questo voglio ringraziare, ancora una volta, il “Comitato Sisma del Centro Italia” per questa importante somma che ci ha concesso e il Gruppo S.i.Te e le sue società che hanno curato per noi il bando e ci hanno permesso di vincere questo, come altri finanziamenti regionali e nazionali, che tante risorse stanno portando a Valle Castellana. Proseguiremo la nostra azione di programmazione e di reperimento di risorse per realizzare altri importanti acquisti ed investimenti che possano portare vantaggi e giovamento al territorio ed alla collettività”, conclude Camillo D’Angelo.