Val Vibrata. Servirà almeno un altro passaggio intermedio prima di arrivare a decidere, e poi votare, il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata.
Da oltre un mese, infatti, con la fine del mandato del presidente uscente, Domenico Piccioni, si registra una situazione di stallo che mai era accaduto negli oltre 20 anni di vita dell’Unione tra i 12 comuni della Val Vibrata. E’ indubbio che i delicati equilibri politici sul territorio, in questo frangente, stanno rallentando un approdo che dovrebbe essere normale per un organismo che al contrario non ne dovrebbe avere.
O comunque essere meno ” sensibile” a certi richiami politici. In realtà ora la situazione è ben diversa e magari una riflessione sulla reale valenza dell’Unione andrebbe fatta, anche se ora non è forse il momento.
Fattostà che per il prossimo 21 settembre il sindaco anziano (Dantino Vallese di Corropoli) ha convocato un vertice con i 12 sindaci nel suo Comune per dipanare la matassa e giungere, nella prima seduta utile, ad individuare il nuovo presidente.
Va detto che il favorito resta il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni, che ha già dato la sua disponibilità, anche se è uno dei primi cittadini in corsa per la presidenza della Provincia di Teramo. Con un voto unanime, Vagnoni accetterebbe senza remore.
Restano poi anche altri candidati potenziali: Cristina Di Pietro (Civitella del Tronto), Antonietta Casciotti (Alba Adriatica) ed Elicio Romandini (Sant’Egidio alla Vibrata). Il centrodestra, a prescindere dalla collocazione di Civitella e Sant’Egidio (che hanno lamentato la mancata convocazione in una precedente riunione) ha quote maggiori, anche se è indubbio che non sarebbe funzionale all’attività dello stesso consorzio intercomunale della vallata arrivare ad una conta dei voti per eleggere il nuovo presidente. C’è anche chi, come il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, che ha proposto una rotazione per la guida dell’Unione tra i Comuni che mai lo hanno fatto. Opzione che al momento non sembra aver riscosso consensi.
