Nell’ambito delle iniziative intraprese per il perseguimento degli obiettivi di rassicurazione sociale a beneficio delle classi più anziane della popolazione e di miglioramento della percezione di sicurezza nel territorio, il comando provinciale carabinieri di Teramo ha effettuato alcuni incontri.
Tramite una interlocuzione con l’A.N.A.C.I. sezione di Teramo è stata assicurata la presenza dei comandanti di tazione in seno alle riunioni condominiali al fine di illustrare le modalità con cui vengono messe in atto le truffe in danno degli anziani nonché accorgimenti minimi per poter prevenire i furti in abitazione.
Tale campagna divulgativa già avviata continuerà ininterrottamente allo scopo di informare quante più persone possibile e nel contempo creare una rete di protezione a favore delle persone più vulnerabili.
Con i direttori degli uffici postali della provincia, al fine di sensibilizzarli ad intercettare eventuali “fenomeni spia”, come ad esempio anziani che effettuano prelievi anomali di contanti ovvero che vengono accompagnati da soggetti sospetti o sconosciuti. Nelle parrocchie, nei centri sociali per anziani e nei centri ricreativi, con la partecipazione di familiari e vicini di casa degli anziani, al fine di creare una rete solidale di protezione nei confronti di potenziali vittime. Nelle comunità più piccole i comandanti di stazione stanno assicurando una attività informativa “porta a porta” in favore di anziani o persone che vivono in contesti isolati, al fine di accrescere il senso di sicurezza e di protezione da parte dei carabinieri.
Detta attività informativa sta sicuramente portando i sui frutti in termine di prevenzione, infatti nel 2022 nel territorio provinciale l’Arma ha proceduto per 42 casi di truffe ai danni di anziani tutte consumate. Nel corrente anno e sino al 31.05.2023 i casi si sono ridotti a 11 e tra questi 3 sono tentativi di truffe che non si sono concretizzate a seguito della reazione delle vittime che forti delle indicazioni forniti dai carabinieri nei vari contesti di cui sopra, hanno captato che i malviventi cercavano di truffarli.
Di pari passo con l’attività preventiva i carabinieri stanno infondendo il massimo sforzo anche nella fase repressiva infatti tutti i casi di truffe ai danni di anziani consumati o tentati vengono a fondo investigati al fine di arrivare all’identificazione dei colpevoli.
“L’Arma, da sempre vicina alla popolazione, in questa campagna di sensibilizzazione spiegherà ai cittadini quali sono le modalità più ricorrenti con le quali i truffatori agiscono e quali contromisure devono essere adottate per contrastarle – afferma il comandante provinciale, colonnello Pasquale Saccone – Auspico che agli incontri partecipino oltre agli anziani anche chi è più loro vicino, come i figli e i nipoti, in modo che la contiguità affettiva possa accrescere la necessaria consapevolezza dei rischi che corrono gli anziani e la conoscenza delle norme di condotta da tenere per scongiurarli”.
In particolare, il comandante provinciale ha sintetizzato alcune delle modalità con cui più frequentemente vengono perpetrate le truffe. In particolare, ha raccomandato di tener conto che: “per nessun motivo deve essere consentito l’accesso agli sconosciuti che dovessero presentarsi al portone o sull’uscio di casa; nessun ente chiede per telefono di recarsi agli sportelli bancomat per prelievi o per bonifici; nessun avvocato, Forza di Polizia o assicurazione chiede per telefono soldi per liberare congiunti a seguito di mancati pagamenti, sinistri stradali etc; nessuna banca o ufficio postale si reca in casa per controllare le banconote prelevate allo sportello; bisogna diffidare di telefonate di presunti congiunti che chiedono il pagamento per la consegna di pacchi; giammai carabinieri e altre forze di polizia si presentano presso le abitazioni, in uniforme o in abiti civili, per riscuotere soldi; in ogni caso di dubbio sull’identità degli interlocutori, telefonare immediatamente al “112” per consentire alla più vicina pattuglia dell’Arma dei carabinieri di intervenire per evitare spiacevoli conseguenze; occorre sempre denunciare alle Forze dell’Ordine eventuali truffe, così come vanno immediatamente segnalati contatti che possano apparire sospetti o chiari tentativi di truffa”.