Progetto che prevede la localizzazione del pozzo tra Martinsicuro e San Benedetto del Tronto.
Il progetto prevede la perforazione del pozzo Donata 4 DIR fino a 1.181 metri di profondità (la lunghezza del pozzo sarà maggiore in quanto deviato) a partire dall’esistente piattaforma Emilio per l’estrazione di gas del Campo Donata. Il gas estratto sarebbe inviato con condotte esistenti all’altra piattaforma Eleonora e da qui alla centrale gas di Pineto.
Per il Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo l’Adriatico non può continuare ad essere alla mercé dei petrolieri quando è un mare già sottoposto a pressioni antropiche insostenibili, come evidenziato dal rapporto sullo stato dei mari europei dell’Agenzia Europea per l’Ambiente.
“Lo scavo di pozzi”, si legge in una nota, ” comporta impatti consistenti a causa dell’utilizzo in gran quantità di fluidi di perforazione, della dispersione in mare di sostanze pericolose come diversi metalli pesanti (cadmio, cromo ecc.) durante le fasi di estrazione, della subsidenza, di eventuali incidenti ecc.
Inoltre non si può criticare Trump per poi continuare a farsi beffe anche da noi degli obiettivi del Trattato di Parigi per contrastare i cambiamenti climatici. Ormai un numero consistente di studi ha dimostrato come il metano non sia una fonte meno pericolosa per il Pianeta rispetto ad altre fonti fossili in quanto, a parità di emissioni, ha un potere clima-alterante decine di volte maggiore della CO2. Una quota consistente di metano, anche il 5-10%, viene persa in atmosfera in tutte le fasi della filiera, dall’estrazione al trasporto, dallo stoccaggio alla distribuzione”.
Le osservazioni al progetto devono essere inviate entro il 14 luglio 2018.