Assergi. L’Ente Parco ha ricevuto dalla Regione Abruzzo Dipartimento Territorio – Ambiente – Servizio Valutazioni Ambientali, nella giornata di oggi, la comunicazione dell’avvio della procedura dell’attività di “pulitura della volta delle gallerie del traforo del Gran Sasso finalizzata all’ispezione visiva dei fornici autostradali”.
La procedura interviene su puntuale istanza di valutazione di incidenza ambientale, ai sensi dell’art. 5 del medesimo D.P.R,, operata dalla Strada dei Parchi S.p.A. in data 29 settembre 2020; l’Ente Parco esprimerà il parere di competenza ed il provvedimento verrà adottato, come per legge, dalla Regione Abruzzo.
“Nel ringraziare tutti gli attori istituzionali coinvolti non posso non sottolineare come intervenga un passaggio amministrativo obbligatorio per legge e che rende piena chiarezza in ordine alle inutili polemiche intervenute nei giorni scorsi”, dichiara il Presidente del Parco Tommaso Navarra, “purtroppo si è perso tempo e non voglio pensare che ciò sia intervenuto a cagione della non conoscenza delle norme oppure sulla errata convinzione della loro baipassabilità ad opera di chi pubblicamente ha dichiarato che la procedura in questione fosse derogabile.
Sono sicuro che tutti gli attori coinvolti, nel pieno rispetto dei diversi ruoli e delle diverse competenze di azione e di tutela, sapranno celermente trovare sintesi nel pieno rispetto del quadro normativo. Con l’occasione non posso che invitare il Commissario Gisonni ad accelerare i profili di studio e di intervento normativamente delegati ormai da quasi un anno con la preposizione a struttura commissariale che, dotata di fondi di estremo rilievo (120 milioni), saprà darci, in tempi più celeri, utili riscontri delle attività svolte”.
La Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso, auspicando “che nel futuro non vi siano più querelle inutili sul rispetto delle norme poste a tutela dell’ambiente e dell’acqua” ricostruisce, con documenti alla mano, le tappe di questo esito. “Strada dei Parchi, che sapeva della necessità del lavaggio da mesi, dopo la lettera del 7 settembre del Parco del Gran Sasso, si è finalmente attivata depositando lo scorso 29 settembre lo Studio di Incidenza Ambientale. La Regione Abruzzo ha stabilito che si procederà d’urgenza accorciando, da 30 a 17 giorni (non si sa bene su quali presupposti giuridici), i tempi per le osservazioni del pubblico programmando con ogni probabilità una riunione del Comitato V.I.A. il 15 ottobre per esaminare la pratica. Insomma, la procedura di legge di derivazione comunitaria (in base ad una direttiva del 1992!) deputata alla tutela preventiva dell’ambiente e dell’acqua del Gran Sasso, descritta improvvidamente come strappo istituzionale, fuga in avanti del parco, ostacolo insormontabile, si può e, anzi, si deve fare. Anzi, si poteva attivare già mesi or sono e oggi, come avevamo detto, sarebbe già tutto finito. Ovviamente adesso leggeremo la documentazione depositata da Strada dei Parchi per valutare se e come presentare osservazioni al fine di migliorare ogni iniziativa volta a mettere in sicurezza e gestire in maniera adeguata le infrastrutture in un ambiente molto vulnerabile come quello del Gran Sasso”.