Le maestranze della Betafence, l’azienda di Tortoreto di proprietà del fondo Carlyle che ha comunicato la volontà di chiudere il sito produttivo entro l’anno, lanciano un messaggio chiaro e forte a politici e istituzioni a tutti i livelli. Serve uno scatto in avanti, rapido, immediato, utile per accelerare i tempi e spostare il confronto sui tavoli ministeriali.
Lo scorso 31 luglio, quando al capezzale della Betafence, si sono stretti tanti tra politici e amministratori, era stato previsto di redigere un documento comune da trasmettere poi al Mise per l’apertura della vertenza. Al momento, però, tutto è ancora fermo alle intenzioni. Restano sul tappeto le preoccupazioni per uno scenario preoccupante, comunicato in 3 minuti dai manager proprietari dell’azienda. Sotto questo aspetto, le strade utili possono essere due: un ripensamento della proprietà (che vorrebbe trasferire la produzione in Polonia), oppure una cessione a qualche gruppo interessato.
Opzioni, al momento, che però solo attraverso l’apertura di un tavolo ministeriale possono essere valutate nel dettaglio. E sotto questo aspetto a poche ore dalla manifestazione in programma questa sera nella rotonda Carducci a Tortoreto (ore 21), gli operai della Betafence tornano a veicolare il loro messaggio.
Nel video gli interventi di Antonio Errico e Gabriele Testardi, delegati sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil.