L’incidente di percorso che si era manifestato lo scorso autunno, al cimitero, con la vicenda dello scontrino anomalo (una cifra diversa rispetto al costo della lampada e con una data antecedente), ha spinto la giunta comunale a mutare completamente le abitudini.
Le lampade votive non potranno più essere acquistate “brevi manu”, ma saranno pagate con i sistemi classici. Ossia con i bollettini annuali per il servizio offerto dal Comune. Dunque, quello che era il servizio di vendita diretta, previsto solo in due brevi periodi dell’anno (durante il mese dei morti e durante il periodo di Pasqua), nella sostanza sarà soppresso.
Va detto che in passato la vendita, negli stessi periodi, era assicurata dai dipendenti comunali prima e della ditta che ha in appalto i servizi cimiteriali poi. Ora, dopo il problema che si era generato (con una sanzione di 500 euro al gestore dei servizi cimiteriali), l’Ente ha deciso di non prevedere più tale possibilità di acquisto delle lampade votive.