Tortoreto. La rapina a mano armata di questa mattina ai danni di un portavalori, all’ufficio postale di Tortoreto, ha creato allarme.
E non potrebbe essere altrimenti, vista la dinamica e il luogo dove si è consumata. Ma la vicenda offre anche degli spunti di matrice più squisitamente politici.
E’ il caso della nota diffusa, in serata, dall’associazione Impegno Civico, guidata dal presidente Franco rampa.
“La nostra riflessione è che questi avvenimenti non dovevano accadere e non devono accadere più nel nostro paese”, si legge.
“Se la malavita organizza questi colpi, in modo indisturbato, è evidente che la sicurezza a Tortoreto non viene garantita in alcun modo. I malviventi non sono stati ostacolati perché nessuna forza dell’ordine era presente in una via centralissima, sempre molto frequentata da persone che si recano alle poste o negli uffici circostanti.
Se il cuore di Tortoreto Lido viene attaccato da bande armate di kalashnikov per fare rapine di questo genere è chiaro che le cose vanno molto male.
Noi ci poniamo diverse domande a seguito di quanto accaduto: ma si può presentare Tortoreto come paese tipico del medio adriatico, quando avvengono rapine a mano armata che mettono a rischio i cittadini proprio ad inizio della stagione turistica?
Come mai è stata scelta proprio Tortoreto per una rapina di questa portata, e non un paese vicino? Forse perché nel nostro paese non viene adeguatamente garantita la sicurezza ai cittadini?
La cosa certa è che l’amministrazione comunale continua a piazzare semafori e dispositivi per fare le multe, mentre le forze dell’ordine presenti sul territorio sono chiaramente insufficienti”.