Tortoreto. Chalet chiusi a settembre? Non proprio. La stagione turistica è oramai al capolinea e il brusco abbassamento delle temperature delle ultime ore potrebbe, teoricamente, far calare in anticipo il sipario sull’estate del 2019.
Ma è altrettanto vero che a Tortoreto l’associazione BalneaTor, organismo che raggruppa di gestori degli stabilimenti balneari, ha previsto una sorta di rete in modo da garantire, almeno fino al 15 settembre, una serie di servizi a coloro che frequentano la spiaggia e in generale il litorale.
L’accostamento settembre-chalet chiusi, in realtà, a queste latitudini non sembra trovare riscontri pratici, anche perché l’associazione ha reso noto nelle ultime ore l’elenco delle strutture che fino a metà settembre (e dunque in coincidenza con la riapertura delle scuole) assicurerà i vari servizi, a prescindere da quelli che potranno essere i movimenti turistici.
Fino a metà settembre, infatti, la garanzia dei classici servizi in spiaggia e non solo sarà assicurato da: Santa Fè, Bagni Vittorio, Capannina, Lido Marconi, La Sirenetta, Punto G, Maristella, Lato Sud, Quattro Palme, Lido Sirena, Magnolia Dry, Conchiglia Bach, Tartaruga, Tamerici, Chiaro di Luna e Welcome. Molte delle attività balneari assicureranno anche il servizio di ristorazione e taluni resteranno aperti anche durante l’inverno.
” La maggior parte delle persone pensa che gli chalet riducano i servizi appena vanno via molti clienti”, sottolinea Carlo Dezi, presidente di BalneaTor, “perchè hanno incassato e si disinteressano di quello che accade. In realtà non è così. Negli ultimi anni, e in questo in maniera particolare, gli chalet sono stati sottoposti una serie di verifiche, controlli e sanzioni che nessuna altra categoria turistica ha dovuto sopportare.
A fine estate, inoltre, i ragazzi che hanno lavorato hanno necessità di prepararsi per la scuola o altro e il personale si riduce, che poi è difficile da trovare anche ad inizio stagione, ed è normale che i servizi si riducano e qualcuno chiude prima. A Tortoreto si siamo organizzati, per l’ultimo scorcio di stagione, per offrire tutti i servizi almeno ogni tre chalet.
Ho cercato di trovare anche delle intese con l’amministrazione comunale, per concordare manifestazioni ed eventi, ma siamo rimasti inascoltati. Una delle intese doveva riguardare anche la necessità di garantire tali servizi alla fine della stagione. Il coordinamento è mancato e gli associati si sono organizzati”.