La società che fino a due anni prima si era occupata delle attività di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, del canone di locazione degli spazi e aree pubbliche e del relativo recupero coattivo. I dissidi tra Ente e concessionario erano nati due anni fa, quando gli uffici comunali avevano negato alla società la possibilità del discarico (ossia l’istituto che consente di decurtare le somme da versare al Comune per i crediti inesigibili) in quanto la società era inadempiente.
La somma iniziale era di 67 mila. Poi, la somma era stata ridotta, fermo restando che era stato presentato dalla società anche un ricorso al Tar. tra le parti, in ogni caso, si è aperta una trattativa, di recente definita attraverso una transazione, utile per dirimere la controversia. La società rinuncia a proseguire nel ricorso amministrativo e ad accettare l’affidamento della prosecuzione del servizio di riscossione coattiva per le partite creditorie relativi ai crediti ancora non prescritti.
Inoltre proseguirà anche nelle azioni di recupero coattivo e alle pratiche dei crediti cosiddetti inesigibili. Di riflesso vengono archiviate le diverse pretese economiche che si erano generate nel contenzioso.