L’ultimo pronunciamento in ordine di tempo è quello dei giudici di secondo grado che hanno confermato la condanna di primo grado (sconto di pena di 1 mese, da 5 anni a 4 anni e 11 mesi), e al pagamento di una previsionale in favore del Comune di 1,2milioni di euro.
Il Comune, difeso dall’avvocato Gabriele Rapali, è parte civile nel procedimento. Per Saccuti è la seconda condanna confermata in appello, dopo quella a 3 anni per violazione del sistema informatico.
L’episodio del tentativo di acquistare un Suv con i soldi dell’ente, che poi nel 2012 aveva fatto scattare l’inchiesta.