Tortoreto, asfalto, raccolta acque e pulizia: il quartiere Benedetto Croce chiede interventi

Tortoreto. In attesa del rifacimento del manto di asfalto. Ma non solo: nel novero delle cosiddette emergenze ci sono anche la delimitazione dei parcheggi, la sistemazione del sistema di raccolta delle acque e le attività di decoro e pulizia.

 

Che nel corso dei mesi estivi, a detta dei residenti, sono state carenti, se non del tutto assenti. Dal popoloso quartiere di via Benedetto Croce, a Tortoreto, arrivano stimoli e sollecitazioni all’indirizzo dell’amministrazione comunale. Sulla necessità di dare seguito a degli interventi pianificati da tempo, ma che ancora stentano a concretizzarsi, e dall’opportunità anche di prestare maggiore attenzione a delle piccole criticità, che affiorano nella zona.

 

Ad accendere i riflettori sul quartiere, partendo da assunti diversi, è il consigliere comunale di minoranza Domenico Di Matteo (Obiettivo Tortoreto) e Dino Palombieri (con un passato da amministratore cittadino) e attivista della zona. L’esponente consiliare chiede maggiore attenzione per quello che è uno dei quartieri storici di Tortoreto, e sul fatto che i 18mila euro stanziati dall’amministrazione “sono decisamente pochi se si considera che devono essere rifatti gli asfalti su via D’Annunzio sulle strade adiacenti, gli interventi sul sistema della raccolta delle acque e sui tombini. Si questo è necessario che l’amministrazione civica faccia ammenda. Poi la programmazione lasciata nel 2009 solo in parte è stata assolta dalle successive amministrazioni”.

 

Raccolta firme. “Le richieste per gli interventi nella zona non nascono oggi”, sottolinea Dino Palombieri, “ ma nella sostanza partono da anni. Sono state presentate due petizioni. Una nel 2011, l’altra nel 2016 durante la gestione commissariale, che poi ha prodotto degli interventi per la raccolta delle acque tra via Goldoni e via Spataro. Per il resto, però, siamo in attesa”.

E le situazioni da risolvere sono ampiamente visibili. Lo stato di usura (eufemismo) del tappetino di asfalto, che poi crea problemi negli spostamenti a pedoni, ciclisti e carrozzine. Il problema dei parcheggi selvaggi (senza segnaletica), e il fatto che nei mesi estivi le attività di spazzamento e pulizia (manuale e meccanica) è stata carente. “ Lanciamo un appello all’amministrazione”, chiosa Palombieri, “ affinché ci sia la necessaria attenzione per uno dei quartieri più popolati del Lido”. Altro elemento da risolvere, riguarda la raccolta delle acque. Con lo sviluppo residenziale della confinante via Parri, durante forti temporali si registrano allagamenti. E anche sotto aspetto, urgono soluzioni per risolvere la criticità.

 

 

 

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