Tortoreto. Era il 22 novembre del 2016 e dopo il sopralluogo dei tecnici della Protezione Civile, i sei appartamenti Ater, in via Costa del Monte, a Tortoreto Alto, furono sgomberati. Immobili inagibili e le sei famiglie ospitate (20 persone, anche con bambini e anziani), dirottati in un residence.
Da quel momento, però, nulla negli alloggi Ater si è mosso. Tutto fermo, restano le recinzioni e le indicazioni dello stabile non agibile. E i residenti in attesa di un segnale. Mentre il contributo di autonoma sistemazione viene pagato dalla Protezione Civile, con una somma che orientativamente si aggira attorno ai 300mila euro. Una somma, forse, che sarebbe servita per effettuare gli interventi di messa in sicurezza degli alloggi dell’Ater e consentire, agli assegnatari, di tornare nei propri alloggi.
“Questo invece non è accaduto è nulla sembra muoversi all’orizzonte”, commenta con una punta di sarcasmo Domenico Di Matteo, consigliere comunale di Obiettivo Tortoreto. “Si assiste ad una situazione di totale indifferenza da parte delle istituzioni. A nessuno sembra interessare questa cosa. Ossia prevedere gli interventi utili per consentire agli assegnatari nelle case. Esternamente non si ravvisano lesioni e dunque non sarebbero necessari chissà quali investimenti per sistemare il tutto”.
Nel frattempo gli assegnatari degli alloggi Ater, nelle ultime settimane, hanno dovuto emigrare in un’altra struttura, ma la speranza è quella di tornare a casa. Quando, vista l’inerzia, è difficile saperlo. ” Faccio un appello anche all’amministrazione”, chiosa Di Matteo, ” affinché faccia presente la situazione all’Ater. Perdurando una situazione di questo genere, anche tutti gli arredamenti, una volta che le case saranno riaperte, rischiano di essere inservibili”.