Tortoreto. Gli appelli sono, al momento, caduti nel vuoto e dopo oltre 4 anni gli alloggi Ater di via Costa del Monte a Tortoreto sono rimasti come al momento dello sgombero per l’inagibilità.
Con gli assegnatari che continuano a vivere tra residenze e appartamenti liquidati con il contributo di autonoma sistemazione, da parte. Ma nessun lavoro programmato per il loro ripristino e nessun finanziamento ottenuto alla luce dell’accordo Stato-Regioni dello scorso mese di giugno.
Al momento la spesa sostenuta dalla Protezione civile per garantire il sostegno degli sfollati (in precedenza erano 6 famiglie, con bambini e anziani, ora scesi a 5) è di circa 350mila euro. Ma qui si innesta un altro ragionamento, più articolato. Ossia che per ripristinare gli alloggi popolari del centro storico con una spesa di alcune migliaia di euro (non certo quella erogata fino ad ora), gli stessi potevano tornare agibili e ospitare, nuovamente, gli assegnatari. Con l’aggravante, ora che tutto nel frattempo si è ammalorato: dagli stessi immobili a tutte le suppellettili presenti nei vari appartamenti, che all’epoca furono sgomberati.
“La cosa paradossale di tutta questa vicenda”, fa notare Domenico Di Matteo, capogruppo di Obiettivo Tortoreto, che un anno fa fece analoghi rilievi, “ è che nessuno sembra preoccuparsi di questa situazione. Né da parte del Comune, né da parte dei consiglieri regionali del territorio sono partite sollecitazioni per sanare tale situazione. Si continuano a spendere soldi pubblici per sostenere chi è rimasto senza alloggio, mentre gli stessi assegnatari potevano tornare nelle rispettive abitazioni se fosse stata pianificata un’operazione di ripristino degli immobili. Ma nulla è stato fatto e a distanza di un anno dalla nostra segnalazione, non ci sono stati effetti: se non la crescita della spesa sostenuta. Mentre in realtà territoriali limitrofe (Di Matteo porta in esempio gli stanziamenti per Martinsicuro, Giulianova e Silvi, ndr) i lavori sono stati programmati. Mi chiedo: ma qualcuno si è mai posto questo problema? Evidentemente no, visto che si continua a dilapidare soldi pubblici”.