Teramo. Il Gruppo Consiliare ed il Partito Democratico di Teramo, in merito alla ripetuta mancata partecipazione del Curatore Fallimentare dottor Basaglia, in rappresentanza del socio privato, alle assemblee dei soci a più riprese convocate dall’Amministrazione comunale teramana per la ratifica della nomina del nuovo Presidente in sostituzione di quello revocato dal Sindaco; ritengono il suo comportamento “non accettabile e non inerente alla funzione ed al ruolo rivestiti”.
“In particolare, dopo avere appreso che il Curatore avrebbe assunto tale decisione reputando inopportuna la scelta del Sindaco di ritirare l’incarico al dottor Bozzelli, si osserva come tra i compiti del Curatore fallimentare non rientri di certo quello di opinare una decisione che rientra esclusivamente tra le prerogative dell’Amministrazione e della quale lo stesso deve solo prendere atto, trattandosi di scelta politica del socio pubblico ed espressione di riflessioni che allo stesso fanno capo. Atteggiamento”, quindi, “non consono e irrispettoso del ruolo dell’Amministrazione della Città, oltre che dannoso per l’intera Comunità teramana, creando una paralisi amministrativa che mette a rischio non solo il servizio, ma anche la sopravvivenza della stessa Società e dei posti di lavoro”.
Il Partito Democratico teramano pertanto fa sapere che si attiverà in tutte le sedi qualora si dovesse protrarre “tale incomprensibile ed inaccettabile sconfinamento nell’alveo di prerogative e scelte puramente politiche, riservandosi ogni e qualsiasi azione riterrà opportuna e necessaria a tutela dell’interesse della Città, dei lavoratori e della società partecipata”.
Per il coordinamento dei comitati di quartiere, problemi relativi anche al bilancio. Anche per il presidente del coordinamento dei comitati di quartiere di Teramo Domenico Bucciarelli i problemi sarebbero relativi alla mancata formalizzazione della nomina del nuovo presidente. Ma non solo.
“Occorrerebbe procedere ad una rivisitazione delle parti più significative dei conti economici e patrimoniali attraverso un piano di risanamento e ristrutturazione che possa migliorarne sia la qualità dei servizi resi che l’economicità dei tanti costi inutili, in modo che l’azienda possa ridiventare competitiva”, scrive infatti Bucciarelli in una nota. “Da un esame del suo bilancio appaiono evidenti alcune criticità che hanno urgente necessità di essere migliorate. In un’azienda il costo deve essere visto come risorsa, quindi non dovrebbero esistere costi inutili, ma costi il cui sostenimento deve essere legato ad una specifica finalità aziendale. Purtroppo nella Team spa esistono costi di struttura (così detti fissi) abbastanza significativi che incidono sul bilancio prescindendo dalla quantità dei ricavi prodotti. Nello specifico attengono a quelli legati alla pianta organica (dipendenti amministrativi pari a n.50 unità), alle ingiustificate esternalizzazioni ed alla vetustà dei mezzi di produzione”.
“Occorrerebbe mettere mano ad una strategia che possa determinare un miglioramento degli elementi contabili sopra evidenziati, in modo che la gestione possa essere riallineata entro parametri aziendali in linea con le altre aziende dello specifico settore. E’ urgente procedere per questa via altrimenti la curatela fallimentare interesserà anche la parte pubblica della Tea spa, con gravi ripercussioni sulla città di Teramo, già duramente colpita dai tanti eventi negativi. Senza indugio occorre che il socio di maggioranza proceda all’azzeramento del Cda della società per poi attuare un piano di risanamento che passi attraverso una rivisitazione delle poste patrimoniali ed economiche a più alta criticità”