Reato per il quale, al termine del processo di primo grado, tre teramani sono stati condannati a due anni ciascuno dal giudice Franco Tetto.
I fatti contestati risalgono ad un periodo compreso tra il 2013 e il 2014 quando i tre, chiamati a testimoniare in un processo dove era imputato anche un loro amico, accusato di aver picchiato un istruttore di polizia ad Alba Adriatica nella notte tra il 30 e il 31 dicembre 2009, avrebbero dichiarato falsamente che quella sera l’imputato si trovava a Teramo, con loro, a casa di uno dei tre, per programmare un viaggio a Milano del giorno successivo.
Nelle testimonianze rese nell’ambito di quel processo, i tre avrebbero anche dichiarato che la sera dell’aggressione ai danni dell’istruttore di polizia, in quel momento libero dal servizio, il loro amico, imputato in quel procedimento, si era addirittura fermato a dormire a Teramo.
Testimonianze che sarebbero state smentite, tanto che all’epoca il ragazzo fu condannato per l’aggressione, con sentenza passata in giudicato mentre per i tre testimoni furono rinviati gli atti alla Procura per la falsa testimonianza. Procura che al termine delle indagini aveva chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio di tutti e tre. Oggi la condanna.