“Chi ha vissuto sulla propria pelle la stangata delle “bollette pazze” sa che la Casa del Popolo di Teramo è stata l’unica che, fin dall’inizio, ha combattuto la battaglia contro le politiche della Ruzzo Reti SpA. Senza mezzi termini, abbiamo denunciato il sistema truffaldino che ha interessato tutti quegli utenti che si sono visti recapitare bollette con importi non dovuti. E, con forza, abbiamo chiesto il ricalcolo delle bollette, in modo da scorporare gli importi relativi al 2018 soggetti a prescrizione. La Ruzzo Reti, tuttavia, ha fatto orecchie da mercante e, pochi giorni fa, si è vista notificare un procedimento istruttorio dall’AGCOM (Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni) proprio sulla prescrizione. Non crediamo che tutto questo porterà a restituire quanto non dovuto ma, di sicuro, certifica quanto noi abbiamo fatto emergere. E sempre noi ci siamo scagliati contro le dichiarazioni della presidente Cognitti sull’intenzione di staccare i contatori. E adesso che, di fatto, sono stati staccati i primi venti contatori, tuoniamo contro chi agisce in modo illegittimo, al solo scopo di fare cassa”.
“Ribadiamo con ancora più forza, ora che la Ruzzo Reti è passata alle vie di fatto, quanto sia necessaria una moratoria per chi non può permettersi di pagare così caro un bene pubblico e universale”.