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Teramo, sisma: D’Alberto chiede di rendere operativi i poteri speciali del Commissario

Teramo. Nel corso della riunione della cabina di coordinamento del sisma, tenutasi questa mattina in videoconferenza, il Sindaco di Teramo e Presidente dell’ANCI regionale Gianguido D’Alberto ha chiesto l’approvazione senza indugio dell’Ordinanza che rende operativi i poteri speciali del Commissario straordinario per la ricostruzione.

Una Ordinanza, che ha quindi trovato unanime accoglimento e che assume particolare importanza, perché favorisce finalmente l’attesa e concreta accelerazione alla ricostruzione pubblica. Essa, in pratica, applica anche nel cratere sismico il cosiddetto “Modello Genova” e attribuisce di conseguenza al Commissario poteri speciali per la gestione del patrimonio Ater, cioè poteri derogatori: “L’unica strada per imprimere una definitiva accelerazione a tutte le procedure”, sottolinea Gianguido D’Alberto. “Il risultato – sottolinea ancora D’Alberto – è frutto della attività del commissario Legnini, che dal suo insediamento ha davvero accelerato e imposto una chiarificazione alle normative, anche in ragione della sua capacità di confronto con i Sindaci e con le istituzioni del territorio. A lui va, perciò, il nostro apprezzamento perché in tal modo si mettono in atto le richieste da anni inascoltate”.

L’ordinanza sancisce di fatto l’applicazione di misure straordinarie a fronte della situazione straordinaria qual è quella della ricostruzione post-sisma. La finalità è di favorire la collaborazione e il dialogo tra i vari soggetti impegnati nel processo. Un diverso approccio culturale, perciò, che guiderà le relazioni e le attività di Istituzioni, Comuni, Usr e tecnici.
Sono così finalmente riorganizzati gli interventi per le opere pubbliche strategiche e complesse. Rientrano in tale quadro le case ATER e gli edifici pubblici principali; il Sindaco D’Alberto rimarca che scelta dell’amministrazione sono anche gli interventi per le scuole e per il palazzo municipale di piazza Orsini.

Sul fronte della ricostruzione degli immobili di edilizia popolare, ruolo decisivo spetta ora all’ATER che ha il dovere di imprimere una accelerazione alle procedure di propria competenza e favorire così lo sblocco dei cantieri, così come da troppi anni attendono gli sfollati.

L’applicazione dell’ordinanza assume significato anche in ragione della definizione delle risorse per finanziare le opere pubbliche ferme al marzo del 2018. L’emergenza Covid che in questo periodo costituisce la priorità, non deve avere l’effetto di rallentare il percorso di ricostruzione che invece, proprio in virtù del dialogo Legnini/Sindaci sta finalmente vedendo la luce. “La doppia calamità che stiamo affrontando – dichiara ancora D’Alberto – non deve costituire un alibi per stemperare il processo di accelerazione finalmente avviato, ma deve essere invece l’occasione di rilancio per il futuro, favorendo la rinascita delle energie sociali, economiche, produttive del nostro territorio. Questo è il nostro obiettivo e in questa direzione continueremo ad andare avanti, tenendo come finalità comunque il rientro degli sfollati nelle proprie abitazioni”.