C’è un cauto ottimismo tra gli architetti teramani dopo che l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha assicurato il potenziamento del personale che dovrà occuparsi delle pratiche.
Una scelta obbligata, che forse doveva essere operata già qualche tempo prima visto che a distanza di 3 anni dall’evento sismico, la ricostruzione è ancora in una situazione di stallo. E c’è anche la questione degli emolumenti da garantire ai tecnici che si adoperano nelle pratiche.
Ed è l’appello che rivolge lo stesso presidente dell’Ordine degli Architetti di Teramo Raffaele Di Marcello. La situazione in provincia di Teramo è preoccupante.
Il capoluogo conta circa 4mila sfollati, molti dei quali probabilmente non torneranno più nelle loro case per aver scelto di stabilirsi lungo la costa. Resta però fondamentale la questione della ricostruzione anche per un rilancio economico di un territorio che tra terremoto e la nevicata del 2017 ha pagato un dazio assai pesantemente.