Accuse che questo pomeriggio, al termine del processo con rito abbreviato davanti al gup Marco
Procaccini (pm di udienza il sostituto Andrea De Feis), sono costate ad un 40enne teramano, giudicato parzialmente incapace di intendere, la condanna a tre anni e sei mesi e ad un anno di permanenza in una Rems.
I fatti contestati all’uomo, che doveva rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni ed estorsione, risalgono allo scorso anno, con il 40enne che all’epoca, dopo la denuncia del fratello, fu anche raggiunto da una misura cautelare.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini in più occasioni avrebbe maltrattato la madre, arrivando a picchiarla e a procurarle delle lesioni e a minacciare il fratello. Tutto, secondo l’accusa, per farsi consegnare i soldi per acquistare la droga.