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Teramo, nuovo ospedale: il Comitato ristretto dei Sindaci incontra i sindacati

Teramo. Si è riunito ieri, presso la sede della ASL di Teramo, il Comitato Ristretto dei Sindaci, composto da Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo e Presidente dell’organismo; Antonietta Casciotti, Sindaco di Alba Adriatica; Piergiorgio Ferretti, Sindaco di Atri; Rinaldo Seca, Sindaco di Castelli, Andrea Luzii, Sindaco di Sant’Omero. Alla riunione hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali CISL (Fabio Benintendi) – CGIL (Giovanni Timoteo) – UIL (Tonino Di Giammartino e Fabrizio Truono) e il Sindaco del Comune di Giulianova, espressamente invitato dal Presidente D’Alberto.

La riunione è stata la prima aperta al confronto con tutte le componenti della realtà sanitaria, e si è appunto partiti con le organizzazioni sindacali. Il dibattito ha offerto elementi di analisi e riflessione, in particolare sul nuovo ospedale e sui rapporti con la Regione Abruzzo.

Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza di intensificare il confronto con la Regione per comprendere le linee di indirizzo della politica sanitaria. Unanime la necessità di rivendicare con forza il ruolo della nostra provincia.
Dalla discussione è emersa la consapevolezza che la sanità sia cambiata e che pertanto il nostro territorio, qualora dovessero affermarsi campanilismi e scelte di piccola strategia, rischia di indebolirsi. Occorre invece mettere insieme saperi, conoscenze, esperienze, che possono contribuire a costruire il futuro. Il riordino della rete ospedaliera apre a prospettive e interventi concreti; in questo senso il consiglio comunale congiunto con L’Aquila, ha ricordato in particolare il Sindaco D’Alberto, è stato dettato dall’obiettivo di ragionare sul tema della Sanità in un’ottica molto più ampia del localismo, che avrebbe una visione circoscritta. Necessario, alla luce di questo, sollecitare appunto la Regione a dire cosa vuole fare della sanità abruzzese e anche adoperarsi in uno sforzo di visione che sappia garantire ed evidenziare l’unitarietà della nostra provincia.
E’ stato ribadito con convinzione che il dibattito sulla nuova Sanità non può ridursi al ragionamento su dove fare il nuovo ospedale, perché prima bisogna capire che tipo di ospedale fare. L’obiettivo è la qualità dell’offerta sanitaria, in linea con il diritto alla salute del cittadino, riposizionando al centro l’utente, il cittadino, il malato; tutte le altre questioni diventano strumenti per raggiungere tale obiettivo. Sulla base di ciò, si potrà pensare dove andare a collocare il nuovo ospedale, considerando una serie di fattori tra i quali la composizione della popolazione e la conformazione del territorio. Quindi la presenza di un ospedale di secondo livello deve costituire l’obiettivo principale, per perseguire il quale bisogna mettere in campo una azione comune e superare ogni campanilismo.

E’ necessario pertanto, per il Sindaco D’Alberto, produrre un impeto decisionista e unitario, che se non dovesse esserci, rischia di condannare la sanità provinciale a un lento declino e a una perdita di competitività con gli altri territori.
D’Alberto ha infine rimarcato che alla prossima riunione del Comitato Ristretto, da convocarsi entro una quindicina di giorni, verrà invitato l’Assessore regionale alla salute.