Questa mattina la Asl ha inaugurato la nuova sede del 118 e quella del Centro trasfusionale il cui trasferimento è avvenuto a ridosso della pandemia.
A benedire entrambe le sedi, la prima al pianterreno del terzo lotto e la seconda al piano rialzato del primo lotto, il vescovo della diocesi di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi.
Presenti, oltre al direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, a quello sanitario Maurizio Brucchi, ai direttori delle due Uoc (rispettivamente Silvio Santicchia e Gabriella Lucidi Pressanti), l’assessore regionale Pietro Quaresimale e il consigliere regionale Emiliano Di Matteo.
“La nuova sede del 118 con i suoi mille metri quadri completa la ristrutturazione del terzo lotto”, ha affermato il direttore generale Di Giosia, “e assicura idonei spazi vitali e per il distanziamento sociale agli operatori del nostro importante servizio territoriale. Un’organizzazione più funzionale degli spazi, dunque, e maggiori comfort per gli operatori. Ora il 118 ha a disposizione anche aule formative, molto importanti per i corsi Blsd e per i corsi avanzati internistici e sui traumi. Nella vecchia sede stiamo iniziando i lavori per ampliare il Pronto soccorso”.
Riguardo alla inaugurazione del Sit, Di Giosia ha commentato che “sono state implementate tecnologie ultramoderne e di ultima generazione, sia per la raccolta sangue che per la diagnostica. Faccio riferimento, fra l’altro, al laboratorio di diagnostica virologica ma anche al laboratorio Covid, in cui prestano la propria opera operatori sanitari altamente specializzati, con la presenza di numerosi giovani. Nelle ultime sfide di assistenza nel periodo Covid, il Sit si è distinto nel garantire l’autosufficienza del sangue e degli emocomponenti, non solo per la nostra azienda ma anche per l’Abruzzo, grazie al grande apporto delle associazioni donatori presenti sul territorio”.
La nuova sede del 118. I lavori hanno interessato una superficie totale di 1000 metri quadrati al pianterreno del terzo lotto del Mazzini, che nel corso degli anni era stata chiusa e inutilizzata. L’intervento rientra nei lavori previsti per la riorganizzazione dei Pronto soccorso per l’emergenza Covid-19. Infatti con lo spostamento del servizio 118, i locali utilizzati da anni al piano rialzato del primo lotto del Mazzini saranno a breve destinati alla osservazione breve del Pronto soccorso. I lavori della nuova sede del 118 sono iniziati il 14 dicembre e terminati nel mese di aprile e rientrano nel contratto di affidamento lavori per un importo complessivo di euro 856.315,16 oltre iva.
Sono stati realizzati una serie di interventi:
- Nuova distribuzione interna degli ambienti, con la creazione di percorsi sporco/pulito, sala operativa e coordinamento maxi emergenza, aule di formazione, spogliatoi e servizi per il personale con la realizzazione di nuovi tramezzi divisori leggeri;
- Rifacimento dei servizi igienici da destinare ai diversamente abili;
- Sostituzione delle esistenti porte in legno con porte nuove in alluminio e REI;
- Integrazione agli attuali infissi in legno con relativo sistema oscurante motorizzato e di nuovi infissi in alluminio a taglio termico;
- Rimozione e rifacimento di nuova pavimentazione e rivestimenti in PVC per le varie destinazioni d’uso presenti;
- Tinteggiatura dell’area oggetto d’intervento;
- Realizzazione di nuovo controsoffitto;
- Realizzazione ex novo degli impianti (antincendio, elettrico, condizionamento, idrico-sanitario per tutto il nuovo reparto).
La sede del Centro trasfusionale. I lavori per il nuovo Centro trasfusionale, situato attualmente presso l’ala A del piano terra del primo lotto, è stata eseguita nel 2019, intrapresa per mezzo di un più ampio progetto di adeguamento a norma e potenziamento del Mazzini in base all’articolo 20 della legge 67/88. I lavori hanno riguardato l’intera ala A del primo lotto, un’area vasta circa 700 metri quadrati di superficie. Tale intervento ha contribuito al potenziamento e miglioramento dei requisiti di accreditamento, sicurezza e qualità imposti dalle norme vigenti in materia di trattazione del sangue ed emocomponenti. Il reparto è situato strategicamente al piano terra, è suddiviso in due parti. Un’estremità di essa, è riservata all’accesso “dedicato” dei donatori e dell’utenza del trasfusionale direttamente dall’esterno, servita da un ascensore per il rispetto dei principi di adattabilità ed abbattimento delle barriere architettoniche. È stata dedicata particolare attenzione alla qualità dell’accoglienza e all’assistenza dei donatori e degli utenti, dal momento di accesso al servizio, fino alla conclusione delle prestazioni a loro dedicate.
Invece nella parte interna del reparto il Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale si vede dedicato importanti spazi aventi destinazione di avanzati laboratori volti alla lavorazione e conservazione del sangue e per la diagnostica. Nella sezione diagnostica sono presenti tecnologie all’avanguardia e il Laboratorio di Diagnostica Virologica rappresenta un fiore all’occhiello, non solo per la nostra Azienda, ma viene proposto quale modello operativo anche a livello europeo, anche per la distribuzione delle tecnologie in essa presenti e per la logistica adottata.
Nel dicembre 2020 ha iniziato la sua attività il Laboratorio Covid, che effettua Diagnostica Molecolare, e rappresenta un prezioso segno di distinzione per la nostra ASL di Teramo. Tale Laboratorio è parte integrante della rete regionale e nazionale dei Laboratori di Diagnostica Covid, in grado di rispondere alle esigenze diagnostiche, da qualunque parte esse derivino. Inoltre il SIT del P.O. di Teramo ha garantito la produzione del plasma iperimmune per la terapia Covid, partecipando anche ad un progetto regionale e nazionale riferito a tale prodotto così importante.