La squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Teramo ha denunciato un uomo di 44 anni (C.N. le iniziali) per contraffazione e produzione illegale di targhe di immatricolazione di veicoli.
Secondo la ricostruzione degli agenti, coordinati dal sostituto commissario Stefano Di Stefano, l’uomo, noto ristoratore della provincia teramana (località non meglio precisata), avrebbe messo su una vera e propria stamperia per la riproduzione di targhe, “lavoro” che portava avanti insieme a quello della ristorazione.
Le targhe venivano riprodotte con l’uso di un pantografo quasi alla perfezione, anche con l’emblema della Repubblica Italiana. A lui erano soliti rivolgersi proprietari di veicoli che avevano smarrito la targa anteriore o, addirittura, le targhe che avevano perso le caratteristiche rifrangenti o la leggibilità dei numeri.
Il costo di ogni targa ammontava a 50 euro permettendo ai “clienti” di risparmiare circa 150 euro per la reimmatricolazione del veicolo.
La polizia giudiziaria della stradale, diretta dal comandante Pietro Primi, ha già individuato sei persone, intestatari di veicoli, che si sono rivolte al 44enne per ottenere il “duplicato” della targa e sono stati denunciati per uso di targa falsa.