Lo scorso 28 maggio, attraverso un intervento pubblicato sul proprio sito, l’OPI Teramo constatava l’assoluta mancanza di risposte da parte della Regione Abruzzo alle sollecitazioni portate ai tavoli istituzionali.
“L’ultima di queste occasioni risale ai primi giorni del mese di febbraio (come rilevabile dal comunicato consultabile al seguente link: https://www.opiteramo.it/news-ed-eventi/notizie/sos-infermieri-ordini-professionali-in-coro-subito-un-piano-per-assumere.html) quando i presidenti dei quattro ordini provinciali degli infermieri avevano sottoposto esplicite richieste all’assessore alla sanità, Nicoletta Verì. In sintesi: a fronte di una carenza stimata in 1759 infermieri nel solo Abruzzo, si chiedeva alla Regione di sostenere presso la Conferenza Stato-Regioni una mozione d’intenti per trovare soluzioni utili a disegnare un reale piano di assunzioni e adeguare e uniformare gli stipendi degli infermieri a quelli europei; inoltre, si chiedeva la stabilizzazione del personale infermieristico, come previsto dalla Legge finanziaria; infine, non mancava il richiamo alla definizione di un percorso per individuare forme di incentivazione economica regionale, tanto più che durante la fase emergenziale gli infermieri hanno ricevuto solo dei benefit temporanei nel 2020″.
E ancora: “Richieste, al momento, cadute nel vuoto, con responsabilità tanto dell’Assessorato competente, quanto del Consiglio regionale. Questo breve riassunto delle ultime azioni rivolte ai più alti livelli decisionali, serve a ricordare a chi palesa evidenti limiti di distrazione che anche su temi quali la carenza di personale, la stabilizzazione dei precari Covid e le internalizzazioni, l’OPI Teramo, assieme agli altri rappresentanti provinciali, si è sempre prodigato per sollecitare la politica a risolvere i problemi che ricadono ormai cronicamente sugli infermieri. E in mancanza di atti concreti continuerà a chiedere conto delle proprie responsabilità a chi di dovere”.