Teramo, le insidie del web per i minori: la polizia postale arriva a piazza Martiri

Fa tappa anche a Teramo in Piazza Martiri della Libertà, martedì 27 marzo, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Quest’anno realizzata anche con la collaborazione di CO.Re.Com. Abruzzo.

Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che già nel corso delle precedenti edizioni (anche a Giulianova nel 2015) ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 300 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 147.000 genitori, 82.500 insegnanti per un totale di 10.750 Istituti scolastici, 39.000 km percorsi e 190 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 121.000 like e 12 milioni di utenti  mensili sui temi della sicurezza online.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo e l’hastag #unaparolaeunbacio potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

Attraversando l’Italia con un truck allestito con un’aula didattica multimediale, gli operatori della Polizia Postale per l’intero anno scolastico incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

“Il web ha aperto uno spazio illimitato che va oltre i confini tradizionali e all’interno del quale si creano nuove forme di socializzazione con nuovi linguaggi e nuove modalità di relazione – afferma Elisabetta Narciso, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Abruzzo –  il nostro compito è quello di cercare di interpretare questo linguaggio che accomuna soggetti appartenenti a culture, razze e religioni diverse perché solo comprendendo queste nuove forme di relazione soprattutto tra le giovani generazioni, i cosiddetti “nativi digitali”, si può fare della Rete un luogo più sicuro. Occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza in Rete e in questo contesto si inserisce l’iniziativa “Una Vita da Social” che indirizza i ragazzi verso un uso corretto e consapevole del web. Dai dati in nostro possesso e dagli incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, si evince l’importanza delle attività di informazione e sensibilizzazione per far sì che la Rete possa essere per i ragazzi una grande opportunità e non un limite”.

Secondo quanto emerso dai risultati di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, il fenomeno è in crescita.

Analizzando la fascia del campione tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016 erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online che in quella reale.

Come visto, l’incidenza del bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha frequenti crisi di pianto.  Tuttavia il cyberbullismo presenta risvolti particolarmente oscuri: tra le vittime sistematiche delle prevaricazioni digitali, a volte anche quotidiane, il 59% ha pensato almeno una volta al suicidio nel momento di sofferenza maggiore. Tra i giovani coinvolti, il 52%, confessa di provocarsi del male fisico intenzionalmente. Se poi è l’82% a dire di sentirsi frequentemente triste e depresso, circa il 71% esplode in frequenti crisi di pianto.

Tra i ragazzi più piccoli, appartenenti alla fascia tra gli 11 e i 13 anni, la percentuale di vittime di bullismo e cyberbullismo sale rispettivamente al 30% e al 10%. La frequenza di crisi di pianto (45% circa) e di tristezza e depressione (70%) è simile sia tra chi è oggetto di violenza e comportamenti offensivi online sia tra chi li subisce nella vita reale. Per quanto riguarda l’autolesionismo, invece, si rilevano numeri superiori tra chi viene preso di mira in rete: si provoca ferite e contusioni circa 1 su 2, contro il 33% delle vittime del bullismo “disconnesso”.

E così,  Piazza Martiri della Libertà martedì prossimo ospiterà la manifestazione dalle 8 alle 14 accogliendo gli studenti della provincia all’interno del truck brandizzato dove personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni  illustrerà le insidie del web.

Saranno presenti nella piazza gli stand della Polizia di Stato con personale della Questura – Polizia Scientifica, della Polizia Stradale – con mezzi e attrezzature specializzati, nonché unità cinofile.

 

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