Teramo, le donne in tempo di pandemia: un questionario per capire com’è cambiata la vita

Com’ è cambiata la vita delle donne con la pandemia? A provare a dare una risposta aderente alla realtà della comunità teramana ci pensa la Provincia di Teramo, in collaborazione con l’Università e nello specifico con l’aiuto di Agnese Vardanega, docente di sociologia ed esperta di analisi dei dati.

“Abbiamo iniziato a pensarci un anno fa – commenta la consigliere delegata alle Pari Opportunità, Beta Costantini – quando si è evidenziato quanto il lockdown sanitario stesse impattando, in negativo, sulla vita delle donne. E ancora nessuno presagiva le nuove e pesanti restrizioni che avrebbero interessato metà della popolazione mondiale. Le voci delle donne, quella dei servizi sociali, le indagini dell’Istat, hanno certificato un fenomeno di pesante arretramento in termini di autonomia finanziaria mentre è aumentato a dismisura il carico di lavoro per figli, per la cura degli anziani, malati e disabili. La pandemia, insomma, ha mostrato tutta la fragilità di una struttura sociale con servizi pubblici inadeguati. A conferma di ciò anche la drastica riduzione delle nascite, in un Paese che era già agli ultimi posti per natalità. Indagare con puntualità questo fenomeno nella nostra provincia significa avere gli strumenti per ridisegnare i servizi sociali sulla base di nuovi bisogni. Arriveranno fondi straordinari dal Governo e dall’Europa: parte di questi devono servire a costruire dei contrappesi a favore delle donne: mamme, single, disoccupate, studentesse, o in cerca di lavoro”.

L’indagine è proposta sottoforma di questionario anonimo ed è destinato alle donne maggiorenni: si troverà in formato cartaceo nei seguenti punti di raccolta dove, grazie alla collaborazione dei partner di progetto, ci sarà un’ampia distribuzione: Commissione pari opportunità della Provincia, le Commissioni comunali per le Pari Opportunità, Ufficio scolastico Provinciale, Camera di Commercio; gli Ambiti sociali, la Caritas, le segreterie dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la Comunità Montana del Gran Sasso, gli Ordini professionali; l’associazione L’Elefante ma l’elenco non è esaustivo. 

Al questionario si potrà rispondere anche on line aderendo alla campagna di comunicazione sociale della Provincia che sarà diffusa via social e che sarà disponibile anche sul sito (https://u.nu/s9p19)

I quesiti posti riguardano vari aspetti della vita e in particolare il lavoro, la famiglia, la vita sociale: la rilevazione dei dati e la loro lettura sarà compiuta utilizzando i metodi propri della statistica. Il campione rappresentativo (con la giusta combinazione dei diversi target) è rappresentato da un migliaio di questionari.

“E’ un bella iniziativa di partecipazione, con l’adesione di tanti attori che sono sul territorio – ha dichiarato Agnese Vardanega – come sapete siamo di fronte ad un’emergenza di tipo sanitario con ricadute economiche e sociali molto profonde, l’indagine vuole raccogliere informazioni per indagare queste cambiamenti sia per un aspetto accademico ma anche, molto praticamente, come indirizzare le politiche sociali. E’ rivolto a donne e ragazze, dai 18 anni in su”.

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