L’Associazione dei Comuni Italiani ha chiesto al governo misure per favorire la mobilità ciclistica negli ambiti urbani.
“Ma a Teramo e provincia cosa accade?”. E’ quanto, indirettamente, si chiede la FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – con la sua diramazione teramana, che con due note distinte, una inviata al Comune di Teramo ed una alla Provincia di Teramo, chiede ai due Enti di attivarsi, subito, per realizzare percorsi ciclabili, pianificando anche la mobilità ciclistica, a livello comunale e provinciale, come peraltro previsto da norme nazionali e regionali.
La FIAB chiede anche di individuare le figure dei mobility manager, anche questi obbligatori per legge, sia dei singoli Enti che d’Area; quest’ultimo dovrebbe coordinare i suo omologhi di scuole, uffici ed enti pubblici, strutture private, per organizzare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, magari coordinando anche il Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari, altro strumento di programmazione obbligatorio che poche amministrazioni hanno adottato.
“La ripresa delle attività scolastico – secondo FIAB – dovrebbe vedere attivati sistemi di pedibus e bicibus, oltre alla realizzazione di “strade scolastiche” e sistemi di bike sharing per gli studenti più grande, onde sopperire alle problematiche legate al trasporto pubblico scolastico e locale”.
Insomma la FIAB richiama gli Comune e Provincia alle proprie responsabilità.