Stamattina la direzione strategica ha presentato tre nuovi direttori di unità operative complesse. Si tratta di Stefano Marinari (Malattie dell’apparato respiratorio), Antonio Sisto (Pediatria) e Gabriele Pagliariccio (Chirurgia Vascolare). “Si tratta di tre specialisti che rappresentano dei tasselli basilari di un percorso di crescita della nostra Asl, che continuerà anche in futuro ad arricchirsi di competenze e professionalità. Il nostro obiettivo è innalzare sempre più il livello di preparazione del nostro personale, in primis delle figure apicali, alzando di conseguenza il livello delle prestazioni offerte ai nostri pazienti. E questa fase di crescita presto farà registrare ulteriori, importanti sviluppi”, ha dichiarato il direttore generale Maurizio Di Giosia.
I primari hanno illustrato brevemente i progetti futuri. “Abbiamo dei limiti, non possiamo offrire tutto a tutti al top: è quindi necessario, per ovviare, creare una rete. Metteremo in campo tutte le strategie perché questo si verifichi, in modo da fornire risposte concrete alle necessità dell’utenza”, ha annunciato il dottor Sisto, riferendosi sia alla Uoc di Pediatria del Mazzini che alle Uosd di Atri e Sant’Omero.
“Stiamo vivendo un momento critico per la pandemia, e la Pneumologia ha contribuito in maniera importante alla sua gestione. Siamo ancora in guardia. Per il resto dell’attività, stiamo organizzando un’assistenza a tutto tondo, anche per ridurre la mobilità passiva, importante in tutta la regione. Punteremo molto sull’interventistica, aumenteremo tutte le prestazioni di endoscopia”, ha affermato il dottor Marinari che sta predisponendo anche un percorso per le apnee del sonno, uno per il nodulo polmonare con l’istituzione di una postazione fissa e anche un percorso per la bronchite cronica.
“Ho trovato qui in ospedale a Teramo tanta attenzione per il malato da parte di un’ottima equipe. Il chirurgo vascolare deve fare rete con gli altri specialisti ospedalieri e sul territorio: ricucire un’arteria non guarisce una persona, lo si fa insieme agli altri specialisti”, ha detto il dottor Pagliariccio che punterà molto, fra l’altro, sui trattamenti dell’aneurisma dell’aorta addominale e toracica con tecniche mini invasive.