Per quel giorno la Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso ha organizzato un sit-in/conferenza stampa davanti al tribunale con inizio alle ore 09:00.
Nell’indagine della Procura di Teramo sono finiti dirigenti dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, dell’acquedotto del Ruzzo e della società Strada dei Parchi “per non aver preso le dovute precauzioni finalizzate ad evitare la contaminazione delle acque”.
“Il processo farà la sua strada e i giudici decideranno se ci sono reati penali. Lo stato di degrado e di insicurezza delle strutture è stato però accertato in maniera incontrovertibile dalle perizie e dai NOE”, si legge in nota del Forum H2O.
“Con il sit-in chiederemo: l’allontanamento delle 2300 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori di fisica (esperimenti Borexino e LVD); l’approvazione della carta delle Aree di Salvaguardia da parte della Regione Abruzzo; la messa in sicurezza dei tunnel”.