Teramo. L’undicesimo torneo antirazzista si è concluso con gesto di beneficenza.
“È terminato come nessuno e nessuna avrebbe voluto, Davide ci ha lasciati, la festa è finita”, commenta la Casa del Popolo ricordando la recente scomparsa del giovane ricercatore atriano.
“Abbiamo chiuso con un appuntamento che a maggior ragione non potevamo posticipare o rimandare, abbiamo donato alla Cittá un defibrillatore, posto proprio al campetto del Torneo. Il dono è frutto del progetto di solidarietá Un Anno con Culone, attivo ormai dal 2016, anno di scomparsa di Valerio, e tutti e tutte sapete cos’è e come la sua funzione sia di aiutare le persone che Valerio non puó piú aiutare. Speriamo che non serva mai, ma in ogni caso è lí”.
“La fine è anche il momento dei ringraziamenti, che faremo collettivi e ci perdonerà chi ci dimenticheremo. Grazie a tutti e tutte voi che siete venuti, speriamo di avervi trasmesso la nostra voglia di lottare, l’unico modo per vivere a pieno il tempo che abbiamo. Grazie ai compagni e alle compagne che ci sono venuti a trovare da fuori Teramo e grazie anche a voi che sareste dovuti venire ma non avete potuto farlo per la forza maggiore che ci ha bastonato venerdi mattina. Anche i gruppi musicali e i dj, grazie a chi è venuto a farci ballare e a chi avrebbe dovuto farlo ma non ha potuto.
Grazie ai ragazzi e alle ragazze del Rugby: Teramo, Pescara, Rugby Sportivo, Unione San Benedetto, Stella Rossa Milano, All Reds Roma, grazie. Grazie ai pugili, grazie a Lanfranco e Andrea. Grazie ai ragazzi e le ragazze che ci hanno dato una mano a far funzionare tutto. Grazie a Pina, Dario e Samuele”.
E ancora: “Un grazie enorme a tutte le squadre, il Torneo siete voi, e con voi puó solo crescere e migliorare. Grazie al quartiere, che come tutti gli anni ci ha sopportato e supportato. Infine un ringraziamento speciale ai ragazzi di Miano per l’aiuto durante il diluvio e per lo splendido regalo, certe cose ci uniscono ancora di piú se possibile. L’anno prossimo torniamo meglio (o peggio, a seconda dei punti di vista) di prima, per Davide, Marta, Tabú, Valerio e per tutti noi, state tranquilli”.