Teramo, il rischio Covid rimanda ancora la Coppa Interamnia

“La Coppa Interamnia segue lo stesso destino che sta investendo diversi altri tornei europei ed extraeuropei e subire una battuta di arresto anche per questo anno. Il Covid, che in diverse parti del mondo segna ancora alti tassi di contagio e restrizioni negli spostamenti, non autorizza la partecipazione regolare di diversi club esteri, ma la maggiore preoccupazione degli organizzatori del torneo di pallamano è nei rischi legati all’accoglienza degli atleti nelle scuole teramane”.

A dirlo il presidente Pier Luigi Montauti, nell’annunciare che anche quest’anno l’edizione non si terrà.

“Gli spazi, solitamente deputati ad ospitare l’elevato numero di giovani e giovanissimi che giunge in città, non sono sufficienti e in grado di assicurare un adeguato distanziamento e una costante sanificazione, d’obbligo nella situazione di pandemia, con il rischio che possa innescarsi un focolaio dalle conseguenze difficili da gestire. E’ un momento difficile e poco felice quello che stiamo vivendo e anche la guerra in Ucraina aggiunge difficoltà al sereno svolgimento del torneo. Si registrano diverse defezioni, infatti, da parte delle squadre di nazioni del nord ed est europeo e al confine con i territori del conflitto, legate soprattutto alla preoccupazione delle famiglie per lo spostamento dei giovani atleti, per larga parte minorenni. Sono Paesi, tra l’altro, che fanno registrare le cifre più alte di partecipazione alla Coppa Interamnia, come ad esempio la Polonia”.

E ancora: “Il lavoro comunque svolto nel corso dell’anno dagli organizzatori e le adesioni registrate da parte dei club che vogliono venire a giocare a Teramo è dunque rimandato al prossimo anno, per tornare a regalare la gioia, l’allegria e l’entusiasmo che da sempre caratterizza la città di Teramo nel mese di luglio. Lo stop forzato, però, riguarda il solo svolgimento del torneo di pallamano; perché la Coppa Interamnia sarà comunque viva e presente in città, con iniziative e appuntamenti che consentano la partecipazione dei teramani al percorso verso il 50° anniversario della manifestazione, che ci auguriamo possa essere connotato solo dal brutto ricordo di questo periodo e svolgersi con la meritata celebrazione di un così ambito traguardo”.

 

 

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