Dal primo aprile scorso è in pensione per raggiunti limiti di età anche il commissario di polizia di Teramo, Giovanni Di Giangiacomo.
Proveniente dal Gruppo Sportivo dell’Esercito, come pentatleta, nel 1982 si arruola nella Polizia di Stato. I primi anni di servizio sono nella Polizia Stradale, prima a Rieti poi al COA di Pescara Nord, quindi frequenta la Scuola di Perfezionamento di Nettuno.
In Abruzzo si occupa anche delle indagini sull’omicidio dell’avvocato Fabrizi e del camorrista Maisto. Nel 1994 viene trasferito alla Questura di Teramo dove svolge le funzioni di coordinatore delle Volanti, quindi all’Immigrazione, alla Divisione Anticrimine, alla Squadra Mobile, impegnandosi nel contempo anche in servizi di ordine pubblico.
Nel 2009, in occasione del “G8” di L’Aquila, aggregato dal Ministero alla D.I.G.O.S., ha partecipato attivamente alle operazioni di prevenzione e sicurezza in corso per l’evento.
Alla Questura di Teramo ha preso parte a vari progetti di educazione alla legalità, rivolti alle scuole della provincia. Gli sono stati conferiti riconoscimenti di Lode ed Encomio.
Dal 2019 all’Ufficio di Gabinetto, ha svolto le funzioni di Vice Dirigente. Il commissario è stato anche punto di riferimento nell’ambito sindacale, avendo rivestito l’incarico di Segretario Provinciale S.I.U.L.P., sino alla cessazione dal servizio.