In attesa della decisione del Tar sulla gestione dei parcheggi a Teramo, la Tercoop torna sull’argomento per sottolineare come l’udienza di ieri “a l’Aquila, sia durata meno di 5 minuti. Il legale del comune ha contestato l’ammissibilità del ricorso poiché la Tercoop non era soggetto formalmente partecipante alla gara e quindi impossibilitato ad impugnare la determina dirigenziale. Il Collegio del Tribunale Amministrativo Regionale, già informato nello stesso ricorso sui motivi della forzata rinuncia, accoglie con nostra grande sorpresa le osservazioni dell’ufficio legale del comune ed ha anticipato in udienza verbalmente l’inammissibilità del nostro ricorso, senza una discussione nel merito delle illegittimità denunciate che restano inascoltate e inevase”.
E ancora: “Stentiamo a credere che per il Collegio del Tar Abruzzo L’Aquila una Pubblica Amministrazione possa discriminare, ostacolare o impedire la partecipazione e una concorrenza reale e non fittizia alla gara d’appalto, perché i discriminati, gli ostacolati e gli impediti non avendo potuto presentare proprie offerte non avrebbero diritto a ricorrere e possono solo accettare l’esclusione e la discriminazione. Se un’eventuale sentenza di inammissibilità del ricorso confermerà indirettamente questa incredibile tesi, il messaggio che arriverebbe alle imprese escluse ingiustamente dagli appalti pubblici sarebbe devastante, un invito alla rassegnazione. Per l’altro verso le pubbliche amministrazioni che non disdegnano di praticare favoritismi per alcuni e discriminazioni per altri verrebbero incoraggiate nel perseverare nell’illegittimo andazzo”.
Leo Iachini prosegue sottolineando “al Sindaco che continua ad incensare il suo operato e quello di Cgil e Cisl a difesa dei lavoratori, ricordo che per sindaco e sindacati andava bene il project financing quando veniva approvato in consiglio comunale con 7 posti di lavoro persi e part time per i restanti riassorbiti. Poi andavano bene i 23 part time concordati in fase di aggiudicazione dell’appalto e solo a seguito delle nostre denunce e dei numeri che dimostravano la priorità dei profitti per il concessionario rispetto al lavoro e al pubblico interesse, sono arrivati 22 full time più o meno stabili fino alle prossime elezioni comunali.
In questi ultimi tre anni abbiamo avuto la fortuna di essere esentati per decisione del governo nazionale dal pagamento del Cosap e solo questo ci ha consentito di far restare in vita la cooperativa sociale già dissanguata dalla decennale riduzione di stalli. Nonostante il consistente risparmio, a causa dei danni causati alla Tercoop da questa amministrazione, i soci lavoratori sono stati costretti a rinunciare come gli anni precedenti alle tredicesime e per pagare gli stipendi siamo stati costretti a sospendere il pagamento delle ultime due rate del debito (20.000€), chiedendo delucidazioni sul da farsi alla stessa amministrazione che da oltre un anno nemmeno risponde. Per i nostri concorrenti della Easy Help da circa 2 anni è in progetto un consistente aumento di stalli, agli altri concorrenti di piazza Dante si concede di continuare ad incassare dal piano a raso nonostante il risarcimento già abbondantemente ottenuto almeno dalla fine del 2019, mentre alla Tercoop negli stessi ultimi anni sono stati drasticamente ridotti stalli e ricavi e i danni ancora pagati dai lavoratori nell’indifferenza di sindaco e sindacati”.